La portulaca, perfetta per la cucina estiva
La portulaca è una pianta molto usata in cucina e nei giardini, chiamata comunemente Porcellana, mentre il suo nome scientifico è Portulaca oleracea, che deriva dal latino portula cioè piccola porta, in riferimento ai frutti di questa pianta, capsule che presentano un coperchietto, che si apre come se fosse una piccola porta.
Questa pianta appartiene al genere della Portulaca, che comprende circa 200 specie, e alla famiglia delle Portulacaceae, originaria dell’America del sud, dell’Asia e dell’Africa, mentre in Italia è abbastanza diffusa nelle regioni meridionali.
Nei tempi antichi è stata considerata un cibo-rimedio antiscorbutico, diuretico o anti-diuretico, e con proprietà rinfrescanti, anti-infiammatorie, indicato nei disordini urinari, nell'acidità di stomaco e nelle gastriti, oltre che anti-infiammatorio per gli occhi e anti-dolorifico per il mal di testa, febbrifugo come succo e vermifugo.
Curiosamente, preti, speziali e perfino la fitoterapia ufficiale, ancora nell’Ottocento la ritenevano anafrodisiaca e come parte dei quattro semi freddi, con cicoria, lattuga e indivia.
Dal punto di vista organolettico è più saporita e interessante delle abituali verdure da insalata, comprese lattuga e cappuccina, quasi prive di sapore e scarse di proprietà.
Le foglie e i rametti più teneri, che hanno un sapore fresco, si mangiano nelle insalate miste contadine o come originale contorno dei secondi piatti, ma anche insieme a pomodori crudi e cipolle, bollita e in frittate di uova, saltata in burro o fritta in pastella, aggiunta a minestre, brodi e salse.
E’ utilizzata anche per creare bordure e aiuole nei giardini, oppure può essere coltivata in vaso e posta su balconi e terrazze.
La portulaca ha fusti e foglie carnosi, le foglie possono essere piatte o cilindriche, sono di colore verde chiaro e presentano un ciuffo di peli alla base, mentre i fiori petali dall'aspetto stropicciato e possono essere di vari colori, gialli, rosa, rossi, bianchi.
Ma la portulaca ha bisogno di molta luce; si consiglia di porla alla luce diretta del sole, per garantire alla pianta una fioritura abbondante ed è possibile anche posizionarla in semi-ombra, ma in questo caso si avrà una fioritura più scarsa.
Sopporta bene il caldo, ma non tollera le basse temperature, infatti già con i primi freddi autunnali comincia a deperire, si consiglia così di posizionarla in un luogo caldo e riparato.