E la chiamano estate: Il mistero della leggenda del Martini “…agitato, non mescolato…”
Il Martini è uno dei cocktail più famosi del mondo, James Bond ne ha fatto un oggetto di culto, ma la sua storia è avvolta nel mistero, così come anche i segreti per realizzarlo, malgrado ci siano solo due soli ingredienti, gin e vermouth, per il Martini perfetto.
Il mistero del Martini riguarda la sua origine, infatti, anche se molte sono le teorie, non si sa esattamente chi l’abbia inventato, dove e perché.
Pare abbia fatto la sua comparsa verso la fine dell’Ottocento, dopo un’evoluzione che l’ha portato a essere un cocktail sempre più secco, passando all’uso di vermouth sempre meno dolci, aumentando man mano la proporzione fra vermouth e gin in favore di quest’ultimo.
La caratteristica principale del Martini non è solamente la sua secchezza, ma anche il fatto che deve essere servito nell’omonimo bicchiere, adatto anche ad anche chi preferisce cocktail più dolci e fruttati, come il Mela-tini, che ha un aspetto raffinato ma non ha nulla a che vedere col Martini vero e proprio.
Per quanto riguarda la preparazione, la cosa più importante è usare gin e vermouth di qualità come il London Dry dal sapore di ginepro, un Tanqueray classico o un Beefeater, ma si può provare con i gin che si preferiscono, facendo attenzione ai giusti bilanciamenti.
Il vermouth invece deve essere dry o extra dry.
Per le proporzioni si passa dal Naked Martini, da 1 a 10 in favore del gin, spruzzando il vermouth nel bicchiere, al Wet Martini, di 2 parti di gin e una parte di vermouth, fino al Fifty-fifty, con gin e vermouth in egual misura.
Il concetto resta però che se c’è più gin più il Martini è secco, poi si possono sperimentare proporzioni diverse per trovare il mix giusto. .
Il Martini si prepara riempiendo un mixing class di ghiaccio, aggiungendo poi gin e vermouth, poi si mescola delicatamente con un cucchiaio lungo per circa 30 secondi e infine il tutto va versato nel bicchiere da Martini senza far cadere anche il ghiaccio.
Ma il segreto del Martini perfetto è che deve essere freddo, e si deve rendere freddo anche il bicchiere prima di usarlo per versarci il cocktail.
Per la decorazione del cocktail si possono usare le olive verdi, ma anche una scorza di limone va benissimo, oltre alle cipolline sottaceto.