Dolci natalizi: Parrozzo
La storia del parrozzo, dolce tipico del Natale abruzzese, parte da Luigi D’Amico, il pasticciere che lo creò, e dalla sua amicizia con il poeta Gabriele D’Annunzio.
Durante gli anni trascorsi al Vittoriale D’Annunzio aveva rapporti epistolari con il pasticciere D’Amico, che nel 1926 - 27, aveva creato due dolci, il parrozzo e il Sensa Nome.
Quei dolci, inviati a Gardone Riviera, trovarono ampio consenso da parte del poeta che, dopo aver assaggiato il Parrozzo, scrisse a D’Amico un sonetto dialettale che terminava con i versi “Benedette D’Amiche e San Ciattè / O Ddie, quanne m’attacche a lu parròzze / ogne matine, pé lu canna rozze / passe la sise de l’Abbruzze mé”.
A queste due creazioni, D’Annunzio non rinunciò e disse in una lettera a D’Amico che “Ti sono tanto riconoscente della tua costante e vigilante amicizia ma alla riconoscenza si mescola il rancore per la continua sopraffazione di donatore”.
Oggi, la ricca documentazione di questa amicizia appartiene a Pierluigi Francini, titolare dell’azienda e nipote di Luigi D’Amico, che in una mostra fotografica a Garrufo, in provincia di Teramo, ha raccontato la storia dell’industria dolciaria abruzzese, ripercorrendo i rapporti che il fondatore ebbe con D’Annunzio.
Come disse il drammaturgo Edoardo De Filippo, ricco di saggezza tutta napoletana, a D’Amico “Ricorda che il parrozzo aggiunge un filo alla trama della vita”.
Gli ingredienti per un buon parrozzo sono farina di fecola, mandorle, zucchero, burro, uova e cioccolato fondente.
Per iniziare la preparazione pestate e polverizzate le mandorle insieme a zucchero, poi in una terrina unite il burro sciolto a bagnomaria con lo zucchero e aggiungete i tuorli d’uovo.
Sbattete il tutto finché sarà ben spumoso e amalgamatevi le mandorle pestate, la farina e la fecola, poi montate a neve gli albumi d’uovo, uniteli al composto di mandorle e versatelo in una tortiera precedentemente imburrata.
Dopo 45 minuti di cottura in forno caldo, sfornate il dolce e fatelo raffreddare, ma prima spalmatene la superficie con il cioccolato fondente sciolto a bagnomaria, decorandola con le mandorle tagliate a scaglie.