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Macarons, un dolce dai mille sapori

  • Paola Montonati

macarons 1Il macaron, dolce francese composto da due dischetti di meringa che racchiudono una crema aromatizzata, ha una storia che parte della Francia, con un pizzico di Italia all’inizio.

Tutto cominciò nel Cinquecento, quando Caterina de Medici arrivò in Francia come regina e con sé, portò la ricetta dell’amaretto, un dolcetto alla mandorla formato da un solo dischetto senza crema.

In poco tempo i francesi amarono questo dolce ma, poiché facevano fatica a pronunciare il termine amaretto, questi divenne macaron.

Nell’Ottocento la storica casa francese produttrice di macarons, la maison Ladurèe ebbe l’idea di trasformare il macaron da disco singolo all’unione di due dischetti con la crema in mezzo.

Fino a qualche decennio il macaron era solo un dolcetto composto dalle due meringhe con all’interno una crema ai lamponi, senza la varietà di gusti e colori che rendono oggi molto attraenti vetrine ed espositori delle pasticcerie.

Con l’arrivo di Pierre Hermè a Ladurèe ci fu un rinascimento dei macarons, e il boom del dolcetto in Francia prima e poi in tutto il mondo, che si è moltiplicato in mille variazioni per una vera esplosione di creatività.

Agli inizi degli anni 2000 Hermè si mise in proprio, sviluppando una personale strada nella pasticceria, ma senza mai abbandonare

il macaron, arrivando anche ad accostamenti apparentemente arditi, ma in realtà frutto di ricerca e assaggi per risultati che elevano questo dolcetto, come quello bicolore al mandarino e olio d’oliva.

Un buon macaron deve avere tante qualità, come la giusta consistenza delle meringhe che racchiudono il ripieno, che danno l’effetto croccante, oltre alla giusta proporzione della crema, tutti frutto di vari equilibri di tecnica e di cottura, che solo alcuni hanno sviluppato fino a rasentare la perfezione.

Ma il macaron oggi ha conquistato anche la gastronomia infatti in diversi ristoranti, al momento del caffè, la piccola pasticceria vede un macaron, ormai di casa anche da noi.

Per i ristoranti più creativi il dolcetto vede anche la parte salata, cosi compare al gusto di gamberi o con fegatini e interiora di piccione come crema, mentre i due dischetti possono essere alla gruè di fave di cacao.

Rimane intatto anche l’aspetto invitante e la fantasia nei colori che colpiscono l’occhio.

 

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