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Leccornie per il giorno dei morti

  • Paola Montonati

dolci morti 1I dolci dei morti, preparati per il 2 novembre, sono simbolicamente l'offerta dei vivi ai morti che, secondo la tradizione cristiana e precristiana, ritornano sulla Terra nelle proprie case nella notte tra il 1 e il 2 novembre.

In Italia esistono numerose ricette dei dolci dei morti, che variano da regione a regione, come le fave dei morti, le ossa dei morti e il pane dei morti, ma esistono anche altre preparazioni più legate alle usanze regionali.

Nelle campagne della Sicilia vengono infornati dei panini dolci a forma di mani intrecciate chiamati le mani, si preparano le dita di apostolo, dolci di marzapane a forma di dita, i pupi di zucchero, statuette fatte di zucchero, farina, albume e acqua di chiodi di garofano che rappresentano gli antenati della famiglia, e la frutta di martorana, composta di marzapane.

In Puglia per il 2 novembre ci sono le fanfullicche, bastoncini di zucchero di forma attorcigliata e la colva o la cicecuotte, un dolce fatto con grano, uva sultanina, mandorle e zucchero e in Campania si deve preparare il torrone dei morti, composto di cacao, nocciole e frutta candita.

Sulle colline dell’Umbria vengono consumati gli stinchetti dei morti, dolcetti fatti con albume, mandorle, zucchero e cacao in Sardegna i bambini vanno di porta in porta a bussare al grido di "Morti, morti!" e ricevono in cambio frutta secca, fichi secchi, melagrane, uva sultanina.

Gli ingredienti che la tradizione associa ai morti sono tanti e diversi tra di loro, come le fave, fatte essiccare e conservate dalla primavera, che i Romani collegavano alla dea Proserpina e al suo sposo Ade, custodi dell'Aldilà, per il fatto che la pianta delle fave ha radici molto lunghe che, venivano vista come il tramite tra il mondo in superficie e il mondo sotterraneo.

Anche nel Medioevo i monaci mangiavano solo fave secche nella notte della Commemorazione dei defunti e oggi sono molte le ricette con le fave in Italia per il giorno dei morti, come ad esempio lo stoccafisso con le fave in Liguria o il coniglio con le fave in Sicilia.

Anche altri legumi, come i ceci e i fagioli, erano collegati ai defunti, infatti, nell'antica Grecia erano considerati sacri a Ermes e a Dioniso, due divinità che avevano il ruolo di far visita all'aldilà e di farvi ritorno.

Un altro ingrediente collegato ai defunti è il melograno, frutto sacro alla dea Proserpina, che era la sovrana del regno dei morti, ma aveva il permesso di passare sei mesi l’anno in superficie, tra gli dei.

Ma in generale tutta la frutta secca, come le mandorle, e la frutta candita sono ingredienti fondamentali per le preparazioni dei dolci dei morti.

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