Un limite per le slot machine a Pavia

Pavia, capitale del gioco d’azzardo, prova a limitare i danni e le gravi conseguenze di questo vizio che colpisce trasversalmente, uomini, donne giovani, di ogni ceto ed età.

Sono arrivati i primi paletti per chi ama giocare con le slot machine a Pavia, con una speciale ordinanza che la giunta De Paoli nei prossimi giorni invierà ai bar con l’obbligo di spegnere le macchinette negli orari prestabiliti.
“Le fasce orarie non le abbiamo ancora definite” dice l’assessore Angela Gregorini “perchè stiamo studiando quelle migliori per tutelare soprattutto giovani e pensionati che sono le fasce più sensibili. Ad ogni modo non vorremmo che le slot restassero accese più di 8 ore. Quindi se anche il bar resta aperto dalle 6 del mattino fino a tarda sera non potrà tenere le macchinette accese per tutto il tempo in cui resta alzata la saracinesca”.
Già la giunta di Alessandro Cattaneo aveva in precedenza ridotto gli orari per le sale gioco nel centro di Pavia.
“L’ordinanza” chiarisce Gregorini “sarà impostata sulla falsariga di quella del Comune di Lecco che è già stata impugnata dalle società delle slot ed è arrivata con un pronunciamento favorevole fino al Consiglio di Stato. In questo modo contiamo di superare gli ostacoli dei ricorsi”.
Dopo il caso di Lecco, stavolta l’ordinanza di Pavia avrà effetto su tutte le slot che sono situate in bar, sale da gioco e negozi nel centro storico pavese, inoltre la giunta collaborerà con il Movimento pavese No Slot.
“Da loro mi è stata fornita la mappa delle macchinette presenti a Pavia” spiega Gregorini “e noi la stiamo confrontando con i dati che abbiamo in Comune per valutare se c’è stato un incremento nell’installazione delle slot in città. Inoltre ho già preso contatti con il Comune di Milano per confrontarmi con loro in merito alle misure intraprese contro il gioco d’azzardo nel capoluogo lombardo”.
E dopo Pavia, anche gli altri comuni dei Pavese si stanno attivando per contenere l’accesso e ridurre il numero di slot machine nel bar e negozi, allo scopo di evitare nuovi casi di ludopatia.