Un futuro della Certosa di Pavia
Dopo lunghe e complesse trattative, finalmente il Ministero dei Beni culturali ha stanziato 7 milioni di euro per il restauro e la valorizzazione della Certosa di Pavia, per finanziare interventi considerati essenziali per valorizzare al meglio un tesoro di opere architettoniche e artistiche.
I fondi fanno parte del piano strategico “Grandi progetti beni culturali” approvato dal Consiglio superiore del Mibact e che userà circa 80 milioni di euro per alcuni monumenti italiani.
“Non ho ancora visto il decreto e quindi auspichiamo che i fondi vengano assegnati anche alla Direzione regionale, in modo da avere a disposizione nuovi finanziamenti per intervenire nei punti più critici” dice l’architetto Paolo Savio della Soprintendenza ai Beni architettonici, che non si aspettava questa pioggia di contributi destinati al monastero, dato che erano stati richiesti 6 milioni e 300 mila euro.
“Nel 2013 e nel 2014 erano state redatte 3 perizie inviate al Ministero in cui erano stati individuati i lavori più urgenti” fa notare Letizia Lodi della Soprintendenza ai Beni artistici e direttrice del Museo della Certosa “Per la gestione del museo sono necessari 60mila euro l’anno e ora lo stiamo mantenendo aperto solo con contributi di sponsor privati. Speriamo che le nuove risorse non vengano blindate com’è accaduto col milione di euro, precedentemente assegnato, e da cui siamo riusciti ad ottenere, grazie ad una rimodulazione, solo 20mila euro”.
Altri 20 mila euro servono per la manutenzione straordinaria del coro ligneo quattrocentesco della chiesa, 40 mila per i graduali cinquecenteschi, 300 mila euro per le guglie della chiesa e 250 mila per quella del campanile.
Inoltre altre risorse saranno usate per il restauro di alcuni affreschi del chiostrino e per il portale dell’Amedeo che si affaccia sul chiostro piccolo.
“A breve partiranno alcuni dei lavori programmati” dice Savio “mentre è in corso la sistemazione dei bagni, pronti a fine settembre e, sempre per settembre, è prevista la sistemazione dei tetti e il restauro dei serramenti delle celle H e I” per cui sarà usato circa un milione di euro, mentre sono finiti i lavori per i tetti di torchio, capitolo, navata sinistra della chiesa e foresteria, oltre ad alcuni sul transetto sinistro e sull’abside dove sono state riscontrate particolari criticità.
Inoltre la Soprintendenza ai Beni architettonici ha annunciato l’imminente partenza della gara, dove sarà usato il milione di euro assegnato nel 2014 e che dovrà servire per le coperture del chiostro piccolo, della sacrestia nuova e della biblioteca.