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Bascapè, Vicesindaco Cicala rassegna dimissioni

  • Paola Montonati

Bascapé, in provincia di Pavia, forse noto al grande pubblico solo per la vicenda che coinvolse Enrico Mattei.

“Il secondo mandato del Sindaco Emanuela Curti era iniziato sotto i migliori auspici soprattutto per la passione per il FARE che aveva caratterizzato tutti i componenti della nuova squadra comunale sin dalla campagna elettorale.

Gradualmente si è assistito a un eccessivo accentramento che ha finito per escludere e limitare il contributo di ciascun consigliere e assessore. Inoltre molti sono i problemi del nostro Comune che ho segnalato per la ricerca di una soluzione nell’interesse collettivo, impiegando il mio tempo libero e il mio impegno purtroppo senza che questi venissero presi in considerazione, mancando così alcune delle promesse fatte in campagna elettorale.

La stagnazione della situazione così come si è venuta a delineare annulla, di fatto, le potenzialità operative a poter contribuire al buon governo del Paese. Per tali motivi rassegno le mie DIMISSIONI DA ASSESSORE CON FUNZIONE DI VICESINDACO DEL COMUNE DI BASCAPE’. Una decisione presa dopo approfondite riflessioni sugli ultimi mesi di lavoro, che hanno messo in evidenza difficoltà non più sormontabili nella prosecuzione della mia attività amministrativa per il venir meno del rapporto di fiducia con il Sindaco e della sua linea politica su scelte che non condivido. Ringrazio i colleghi consiglieri che hanno condiviso con me la passione e l’impegno nell’espletamento del ruolo amministrativo e intendo rassicurare che da parte mia continuerò a profondere l’impegno civico in Consiglio Comunale, spronando l’Amministrazione”.

E’ con queste dure ed amare parole che il vicesindaco di Bascapé, in provincia di Pavia, Isacco Cicala, ha annunciato la sua decisione di lasciare la sua posizione, come spiega in questa lettera al sindaco Curti, del 29 luglio, dove non è d’accordo con alcune discutibili decisioni del sindaco.

“Con la presente si richiede di conoscere per quale motivazione non sia stato inviato via mail, come di consuetudine. oltre che come stabilito degli obiettivi della delibera dl giunta n. 20 del 26/02/2015 l‘avviso di convocazione a l'ordine del glomo delle proposte dl deliberazione della giunta del 29 luglio 2015. Tra l'altro noto con forte disappunto che contrariamente e quanto deciso anche in una delle ultime riunioni dl maggioranza, la delibera di giunta n. 77 ha modificato quanto previsto sia dal PGT nonché dall’ordinamento regionale in maniera di fascia di rispetto inedificabile di 50 metri rispetto alla Roggia Bascapera. Decisione assai discutibile anche sotto il profilo ambientale in quanto l’accettazione proposta in Consiglio Comunale durante la votazione nel PGT intendeva proprio salvaguardare e promuovere la conservazione dl elementi bascape cicala 2naturalistici e non snaturare l’area concedendo altra cubatura sotto forma di parcheggi che di naturalistico hanno poco o nulla a che vedere. NON conoscendo a oggi quali tipologie dl aziende s’insedieranno in quell’area e quindi l’impatto ambientale reale. Nella delibera dl giunta n. 75 invece s’impegnano le casse comunali a dover rifondere il costo degli spogliatoi che lo stesso lottizzante dell’area ATP-PL1 avrebbe dovuto edificare a fronte del cambio dl destinazione dell’area da agricola a produttiva (come ulteriore standard aggiuntivo e non come compensazione anticipata come indicato) nel caso dl intervenuto giudizio negative dl valutazione ambientale (sia essa VIA e/o VAS) commissionato da enti terzi. Da quando ll Comune può affidare un incarico di 246.000 euro senza bando di gara e farsi garante di restituire il costo di realizzazione in caso di giudizio negative da parte di Enti terzi? E’ stato accantonato un importo o è stata accesa una polizza assicurativa a tutela da modifiche normative limitative o per l’eventuale diniego da parte della Regione o della Provincia? Non si capisce per quale motivo si è proceduto a deliberate in tutta fretta e senza comunicazioni ufficiali due punti cosi delicati e cruciali per il nostro comune che non condivido assolutamente”.

Non è il primo abbandono di un politico di Bascapé a causa delle controverse scelte del sindaco Curti.

Infatti quattro anni fa si era dimesso il precedente vicesindaco Giampetruzzi, che non aveva però mai chiarito per quali motivi, seguito dall’assessore Cattaneo e dal consigliere Ricca che era passato nelle file dell’opposizione.

Forse il sindaco Curti pensa di poter governare sola? Non è forse il caso di coinvolgere maggiormente consiglieri e cittadini su scelte che riguardano un’intera cittadina, tenendo conto delle diverse opinioni?

La domanda è legittima, come mai cosi spesso il sindaco Curti viene abbandonato da quelli che dovrebbero essere i suoi collaboratori?

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