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Un’asta per l’emergenza sanitaria dal basket di Vigevano

  • Paola Montonati

asta basket 1La Nuova Pallacanestro Vigevano ha raccolto 4.000 euro per la Croce Azzurra con l’asta delle canotte 2019/2020.

Infatti, alcuni tifosi, guidati da Piero Marco Pizzi, hanno avuto l’idea per affrontare la lotta al Coronavirus, cioè tenere un’asta con le maglie e i cimeli storici di una società storica del basket italiano.

Gli organizzatori hanno fatto un appello agli ex giocatori e allenatori di Vigevano per mettere a disposizione divise, palloni, borsoni, cimeli, scarpe e foto, così l’iniziativa ha preso il nome di SolidEarietà.

Gli autori sperano di raccogliere il maggior numero di soldi da devolvere agli enti impegnati direttamente nella lotta al virus, ma anche che il concetto di quest’asta di beneficenza sia seguito da altre società storiche del basket italiano.

La Pallacanestro Vigevano fu fondata il 20 novembre 1955, su un campetto di Via Valle San Martino, oggi uno dei quartieri storici della città.

Qui nacque la prima generazione dei supporter ducali, noti come le Ugole d’oro, che si presentavano il lunedì in fabbrica, a scuola o negli uffici afoni per aver tifato la domenica pomeriggio.

Nel 1960 il basket vigevanese si trasferì in un nuovo campo da gioco, allestito nella sala mensa di una delle più importanti aziende della città, l’Ursus Gomma, che per cinque anni fu anche lo sponsor della Squadra di basket ducale Pallacanestro Vigevano.

In seguito la squadra si spostò nella Carducci, la palestra annessa alle Scuole Elementari Regina Margherita, che prese il nome da Via Giosuè Carducci.

E in quegli anni iniziarono le trasferte, con i primi pullman al seguito della squadra a Cremona, a Brugherio contro il Panda, dei duelli con la Snaidero Udine e con la Splugen Gorizia, con il Sapori Siena e la Brina Rieti.

Il presidente era il Commendatore Luigi Colombo, che seppe a ogni stagione ideare una squadra forte con lo scopo di vincere il campionato, che gli riuscì solo nel 1977, dopo un drammatico spareggio contro la Juve Caserta, vinto per 71-70 dopo un overtime.

Nel 1984 ci fu la retrocessione della squadra in Serie B e un successivo passaggio nell’anonimato della Serie C, mentre gli spalti della Carducci si spopolarono.

Con l’estate del 1991 un gruppo di appassionati tifosi affidò la presidenza a Olindo Caso, l’uomo simbolo del nuovo basket ducale, ora la Nuova Pallacanestro Vigevano.

Nell’estate 2005, quando iniziarono i lavori di costruzione del nuovo impianto polifunzionale, la società fu rilevata da Antonio Gibillini e Riccardo Capelli, un noto imprenditore locale.

Ancora una volta Vigevano fu costretta a ripartire daccapo, con un nuovo progetto rivolto a riportare nella Città ducale il basket di Serie A dopo 20 anni.

Nella primavera 2013 i dirigenti della CAT Basket Team Vigevano hanno unito le forze con la Società A.s.d. Nuovo Basket Vigevano e al gruppo storico dei tifosi gialloblù per il progetto Nuovo Basket Vigevano 1955, disputando il Campionato di Prima Divisione, assieme alla A.s.d. Tromello, simbolo del basket lomellino.

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