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Supermercato a Pavia per i poveri

  • Paola Montonati

supermercato poveri 1Tra pochi mesi l’ex supermercato Pam di via Scala, nel cuore di Pavia, potrebbe essere un social market, dove la giunta Depaoli vorrebbe creare un punto di distribuzione di generi alimentari di prima necessità per famiglie bisognose.

Secondo l’amministrazione il progetto è fattibile perchè “questa esperienza, fatta in città come Milano e Torino, ha dato risultati positivi” dice l’assessore ai servizi sociali Alice Moggi che vorrebbe raggiungere il maggior numero possibile di nuclei in condizioni di disagio economiche, “che sono in continuo aumento”.

“La destinazione ad uso sociale è un’ipotesi concreta che abbiamo preso in considerazione” chiarisce il sindaco Massimo Depaoli, mentre Moggi spiega della necessità di “arrivare anche alle famiglie che, magari per vergogna, non si presentano alla distribuzione dei pacchi alimentari solitamente effettuata dalle parrocchie”.

Questo progetto di solidarietà sociale vede anche una collaborazione tra Comune e gli enti che si occupano di distribuzione di generi alimentari, dalla Caritas alla mensa di Canepanova, fino al Fratello della parrocchia di San Salvatore, “dove è in crescita il numero di cittadini non stranieri che viene a chiedere aiuto” dice il parroco don Franco Tassone.

Inoltre l’assessorato spiega che l’idea su cui si sta lavorando consentirà almeno la creazione di due nuovi posti di lavoro “È in corso uno studio di fattibilità che, tenendo conto anche di un bando di Fondazione Cariplo, prevede l’assunzione di almeno due addetti. È sicuramente un numero iniziale che potrebbe anche crescere nel tempo, visto che non è possibile avvalersi solo dell’apporto dei volontari”.

Quindi presso i locali di via Scala le persone che si trovano in condizioni di disagio economico avranno quei prodotti alimentari di cui hanno bisogno, dopo essere stati muniti di tessera per ricevere cibo gratuitamente o a costi bassissimi.

Un altro passo del progetto è quello che legato al coinvolgimento delle strutture della grande distribuzione e dei piccoli negozi “La loro collaborazione sarà fondamentale per la raccolta di cibo” dice Moggi “Non siamo preoccupati di avere gli scaffali vuoti, perchè Pavia è una città generosa”.

Ad accedere al servizio saranno i nuclei famigliari segnalati dai servizi sociali. “Rispetto al metodo utilizzato finora sarà possibile un maggior controllo e, a differenza dei pacchi alimentari, dove solitamente si trovano gli stessi prodotti, consente una scelta più ampia. Pensiamo alle famiglie con bambini piccoli che magari potranno privilegiare il latte alla pasta. Oppure agli anziani”.

Il valore stimato per l’operazione è di circa 250mila euro. “Il mercato è fermo e la struttura è vuota da tempo” dice l’assessore Fabio Castagna “e nell’attesa che la situazione si sblocchi, l’amministrazione ha deciso di portare avanti un’istanza maturata sul territorio”. 

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