San Michele sale nella classifica del Touring Club
Nella classifica dei luoghi di cultura più visitati nel 2015 secondo il Touring club italiano, arriva al sesto posto la Basilica di San Michele Maggiore di Pavia, la chiesa romanica medievale più bella di tutta la Lombardia.
E prima di San Michele, nella top ten, ci sono il Vittoriano di Roma, il Monastero Maggiore di Milano, la Basilica di S. Maria presso S. Satiro di Milano, il Quirinale e poi la Basilica palatina di S. Barbara di Mantova e nelle successive cinque posizioni la Chiesa di S. Fedele e la Collezione Grassi Vismara della Gam di Milano, la Chiesa di S. M. della Carità di Brescia e la Cripta di S. Giovanni in Conca di Milano.
Questi sono i magnifici dieci monumenti che fanno parte dell'iniziativa Aperti per Voi promossa dal Touring Club Italiano, che con i suoi duemila volontari, permette per tutto l'anno, con calendari settimanali prestabiliti, l'accessibilità a 70 monumenti in 25 città d'Italia, in un servizio civile che giova ai turisti ma anche agli abitanti stessi.
“A Pavia siamo 51 volontari e le nostre attività sono in constante crescita” dice Sergio Ferrari, pro-console del Touring Club Italiano e coordinatore, con Lucia Casali, di Aperti per voi a Pavia e nella sua provincia “Dal 2013 siamo presenti al Museo per la Storia dell'Università, il venerdì mattina e ogni quarto sabato pomeriggio del mese, al Museo di Storia Naturale dell'Università, ogni giovedì pomeriggio a Palazzo Botta e il secondo sabato del mese nella sede staccata di via Guffanti, e dallo scorso ottobre, sabato e domenica tutto il giorno, al Museo del Risorgimento in Castello”.
A San Michele Aperti per voi fu inaugurato nel 2013, ricorda Ferrari “Garantiamo l'apertura della chiesa dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 17, quando iniziano il rosario e la messa, e la domenica dalle 13 alle 17. Abbiamo anche un volontario, che abita vicino a San Michele, e che la domenica tiene aperto nell'intervallo tra le 12 e le 13 e, se serve, possiamo sempre contare sulla signora Elda, e su William Posla, l'archivista della parrocchia, sempre presente”.