Riapre il ponte di Bereguardo
Piove ancora, ma il ponte di Bereguardo riaprirà domani e già si lavora per rimettere in sicurezza quello di Salice Terme, basilare per il turismo dell’Oltrepò.
Dal mezzogiorno di martedì 2 dicembre, dopo una settimana di attesa, finalmente verrà riaperto al pubblico il ponte delle chiatte di Bereguardo, una delle mete turistiche più amate del Pavese.
Ma “Stante il livello ancora alto del fiume Ticino” avverte la Provincia “la situazione del manufatto verrà attentamente monitorata dalla Provincia di Pavia”.
La notizia arriva dopo che, a causa di una lesione nelle lamiere della rampa d’accesso del ponte nella direzione di Zerbolo, la Provincia aveva fatto chiudere il ponte allo scopo di verificare la gravità dell’anomalia.
Si tratta del primo danno grave provocato dall’alluvione che, nelle ultime settimane di novembre, ha gravemente danneggiato il Pavese, con danni non ancora del tutto stimati.
Per il ponte di Bereguardo il costo del danno al ponte sarà di circa 100mila euro, di cui solo 20mila per la sistemazione delle lamiere danneggiate.
“Abbiamo previsto complessivamente circa 100mila euro di danni” avevano precisato solo pochi giorni fa da Piazza Italia “Questi primi 20mila euro fanno parte dei fondi di manutenzione ordinaria destinati allo sgombero neve”.
Adesso resta da sistemare la situazione del ponte di Salice Terme, che è stato gravemente danneggiato ai piloni portanti dall’alluvione, per un danno stimato attorno ai 200 mila euro.
“Regione, Provincia e Comuni stanno lavorando insieme” il presidente della provincia Daniele Bosone “Servono risorse importanti che in parte vanno ancora cercate. Il mio impegno è fare in modo che la struttura in questa prima fase sia aperta almeno al traffico ciclopedonale in vista di una riapertura totale a ridosso dell’estate”.
Infatti il problema più grave rimane quello dei finanziamenti per la messa in sicurezza del ponte.
“All’inizio della prossima settimana Provincia e Regione eseguiranno un sopralluogo congiunto e da parte della Provincia sarà inoltrata al Pirellone una richiesta di contributo”dice l’assessore Visponetti “Nel corso della cabina di regia sono stati prospettati diversi scenari”.
Nel frattempo circa 44 operatori di Salice chiedono alle amministrazioni di Godiasco e di Rivanazzano la sospensione delle tasse, allo scopo di trovare i fondi necessari.
“Siamo al fianco degli operatori turistici, tutti insieme cercheremo di mettere in atto le iniziative idonee per cercare di abbreviare i tempi e affrontare la situazione” dicono gli abitanti di Godiasco.