Pavia L’Universo a Orologeria
Sabato 7 ottobre, alle 16, presso i Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia sarà inaugurata la mostra L’Universo a Orologeria, l'Astrario di Giovanni Dondi a Pavia.
Visitabile presso la sezione Bibliothec@ di corte, la mostra sarà organizzata dall'associazione Decumano Est grazie alla collaborazione con il Comune di Pavia e con il Collegio Castiglioni Brugnatelli, con un contributo di Fondazione Cariplo e di Regione Lombardia.
L’Universo a Orologeria riproporrà l'Astrario di Giovanni Dondi nel luogo dove un tempo era collocato, la biblioteca visconteo - sforzesca del Castello di Pavia.
Progettato tra il 1365 e il 1381 dal chioggiotto Giovanni Dondi, allora professore presso lo Studium pavese, l'Astrario era un complesso orologio planetario, adatto per indicate i giorni e le feste del calendario, le eclissi e le posizioni dei sette pianeti nello zodiaco.
L'orologio di raffinata fattura fu costruito per avere un modello meccanico dell'Universo che potesse essere una prova della teoria tolemaica, ma fu anche usato per un uso di tipo astrologico, sfruttato da governanti come Filippo Maria Visconti e Ludovico il Moro.
Nel 1463, l'astrologo tedesco Giovanni Regiomontano tesseva le lodi dell'orologio ma, anche se i duchi di Milano s’impegnarono a conservarlo, nel corso del tempo l'astrario perse alcuni pezzi e poi scomparve del tutto.
Oggi sono sopravvissuti alcuni manoscritti che descrivevano la costruzione dell’orologio, che hanno permesso di realizzare, dagli inizi del Novecento, una serie di ricostruzioni dell’oggetto, oggi conservate in musei, luoghi pubblici e collezioni private, ma fino a ora non erano mai arrivate nel luogo, dove l'originale era collocato.
La mostra presenterà la ricostruzione dell'antico strumento ideata da Guido Dresti fra il 2009 e il 2011, con altri strumenti per la misurazione del tempo e del moto dei pianeti dell'Astrario, preziosi codici di astronomia e astrologia provenienti dall'Archivio Civico della Biblioteca Bonetta di Pavia e la serie di stampe dei sette pianeti, attribuiti a Baccio Baldini e appartenenti ai Musei Civici di Pavia.
Inoltre una serie di appuntamenti permetterà di approfondire chi era Giovanni Dondi, medico, astrologo, astronomo, letterato del XIV secolo, oltre al contesto culturale e scientifico in cui si colloca la sua opera.
La mostra sarà visitabile fino al 23 dicembre dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18, inoltre nel mese di dicembre i Musei saranno aperti dalle 9 alle 13.
Il costo del biglietto d’ingresso sarà di 4 euro, gratuito per gli under 26 e gli over 70.