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Pavia Il restauro di Palazzo Bellisomi Vistarino

  • Paola Montonati

palazzo vistarino pavia 1Grazie ad un finanziamento di 2 milioni e 500mila euro della Fondazione Banca del Monte, che è il socio fondatore con l'ateneo della fondazione Alma Mater Ticinensis, sono tornate a nuova vita le sale di palazzo Vistarino, uno dei tesori di Pavia.

Dopo tre anni di lunghi e minuziosi lavori, parte del palazzo sarà la sede della fondazione Alma Mater Ticinensis con spazi amministrativi, spazi funzionali di lavoro e per conferenze, seminari ed eventi, il tutto in dei saloni che possono ospitare una capienza massima di 140 persone.

L’altra parte del palazzo è occupata all'Edisu, l'ente per il diritto allo studio.

Adesso sono da finire i lavori alle scuderie, alla cappella e al giardino, mentre nel futuro c’e la possibilità di mettere spazi del palazzo a disposizione della comunità, con le idee di ospitare eventi anche nel bel giardino. 

Il settecentesco Palazzo Bellisomi Vistarino, presso via Sant'Ennodio, ha su settemila metri quadrati, un belvedere, varie stanze decorate dagli affreschi del Borroni, una camera delle meraviglie, un giardino, le scuderie, la chiesetta, il tutto progettato dall'architetto Francesco Croce su incarico di Gaetano Annibale Bellisomi, noto esponente dell'aristocrazia cittadina pavese.

Fusione ideale delle caratteristiche della fastosa residenza cittadina con la tipologia della villa di delizie, questo tesoro del barocco lombardo ha al primo piano grandi saloni a stucco, affreschi e specchi.

Un sontuoso scalone porta a meravigliose sale con terrazza affacciata sul giardino, da dove si passa, tramite una sala ottagonale con pareti a specchiere, al salone da ballo, fornito di un soppalco per l'orchestra.

Oltre la zona residenziale si arriva alla loggetta dell'oratorio, una deliziosa costruzione decorata con stucchi che venne edificata verso il 1730, mentre vicino c’è una foresteria con oltre 40 camere per gli ospiti.

Dalla fine dell’Ottocento il palazzo venne abbandonato e lasciato nel degrado per anni, fino a quando nel 2007 non sono iniziati i lavori per il lungo e faticoso restauro. 

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