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Pavia e la sua provincia sotto la pioggia battente

  • Paola Montonati

alluo 1Pavia, se l’è cavata, la pioggia ha innalzato il livello del Ticino, che si è preso la passeggiata sulla sponda cittadina, le passerelle, la riva del Borgo, ma dopo tutto la città convive col suo meraviglioso fiume e domenica moltissimi lo guardavano, anzi lo ammiravano, gonfio e maestoso, dalle balconate del Ponte Coperto.

Dopo le piogge continue e abbondanti di questo bagnatissimo novembre, la provincia di Pavia si lecca le ferite e fa la conta dei danni, più o meno gravi, che hanno subito le infrastrutture della zona, dai monumenti fino ad arrivare alle strade e ai ponti locali.

Come ha detto il presidente della Provincia Daniele Bosone in una nota per la Regione Lombardia “Da una prima stima dei danni il territorio paga per il maltempo un conto da 5milioni di euro; la zona maggiormente colpita è l’Oltrepò dove abbiamo calcolato danni per quasi 2milioni e mezzo di euro. E’ chiaro che di fronte a questa situazione serve un intervento urgente da parte di Regione e Governo per curare almeno le ferite più urgenti. In questo momento abbiamo un ponte chiuso per cedimento a Salice Terme, smottamenti, strade chiuse per allagamento e un altro ponte interrotto al traffico a Bereguardo. In più danni a scuole e al Lido di Pavia”.

Pavese

I danni più gravi nel Pavese sono stati quelli subiti dai ponti di Bressana Bottarone, Pieve P. Morone e Spessa, che hanno visto la formazione di accumuli di tronchi e sterpaglie ai piedi dei piloni dei ponti, che mettono in pericolo la struttura stessa.

A Zerbolò ha ceduto parte del manto stradale per le frane provocate dagli smottamenti del terreno, mentre il ponte delle barche di Bereguardo è stato chiuso per il rischio di piena del Ticino.

Tra gli edifici danneggiati a Pavia il Lido, che essendo sulle rive del Ticino, è stato allagato subito dopo l’innalzamento del livello dell’acqua, mentre l’Istituto Tecnico Cardano ha visto danni ai tetti e ai muri e la Prefettura è stata chiusa dopo infiltrazioni nei controsoffitti.

alluo 2Oltrepò Pavese

Uno dei comuni più colpiti è stato Bressana, dove è stata chiusa la statale 1, mentre la nuova greenway che parte da Rivanazzano Terme è stata inondata del tutto dall’acqua.

Presso Varzi la statale 18 è stata chiusa per una frana, mentre le cunette della statale 23 di Voghera sono state spazzate via dalla furia impetuosa della pioggia, come pure sulla statale 206.

Sulla statale 201 che passa per Stradella le cunette sono state allagate, mentre ha ceduto in parte il mento stradale a Montebello della Battaglia.

Invece la tangenziale di Casteggio e Voghera ha visto l’allagamento dei sottopassaggi.

Per quanto riguarda i danni agli edifici, tutti concentrati nell’area di Voghera, l’IPSIA ha subito danni alle coperture dei tetti, il liceo scientifico Galilei è stato danneggiato con acqua nei tetti, nei controsoffitti e nei muri, mentre l’Itas Gallini ha visto infiltrazioni nelle coperture e danni ai solai e ai muri.

Lomellina

Molte sono state le strade chiuse al pubblico, a causa del rischio di allagamento, tra cui le statali di Palestro, Olevano, Groppello, Borgo San Siro, Dorno, Garlasco, Ferrera e Semiana.

A Vigevano l’istituto tecnico Caramuel è stato danneggiato alle coperture dei tetti e nei muri, come pure il liceo scientifico Cairoli e l’istituto Casale, mentre l’Istituto Alberghiero Pollini di Mortara ha avuto infiltrazioni nei muri e nei controsoffitti. 

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