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Pavesi pellegrini a Roma per i Papi

  • Paola Montonati

pellegrini 1Ieri mattina a Roma, tra i tanti fedeli che hanno assistito alla canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, c’erano anche alcuni pavesi, che ora sulla via del ritorno non nascondono certo l’emozione suscitata dallo storico evento, ma c’è anche un velo di tristezza tra quelli che, a causa della grande folla, non sono riusciti ad arrivare fino a piazza San Pietro.

Buona parte dei pellegrini è venuta da Borgo Ticino, Bascapé e Voghera, località dove il ricordo dei due papi santi è ancora oggi vivo tra la popolazione.

“Fino alla vigilia la situazione era accettabile, non avevamo l’ostello vicino a piazza San Pietro e non abbiamo avuto problemi a muoversi” spiega Clara, una dei pellegrini del gruppo della chiesa di Santa Maria in Betlem “ma poi la città è rimasta completamente bloccata”

Già verso le 21 di sabato 26 piazza San Pietro era piena, mentre in teoria i fedeli avrebbero dovuto essere allontanati allo scopo di aprire i varchi alla 5 di domenica mattina.

“Ma c’era molta confusione” racconta Irene Curti, originaria di Bascapé “c’e stato un movimento improvviso nella folla e a mezzanotte hanno aperto. Noi abbiamo provato a correre ma non eravamo pronte”

Presente a Roma c’era anche Nicola Affronti, il presidente del consiglio comunale di Voghera, che ha scritto su Facebook “Una mattinata che mi rimarrà nel cuore quella trascorsa in piazza San Pietro”

pellegrini 2Minor fortuna è toccata ai parrocchiani del Borgo, che alla fine hanno dovuto accontentarsi di osservare la cerimonia su uno dei molti maxi schermi sparsi per la Città Eterna.

“In piazza Navona, l’unico dove siano riusciti ad arrivare” continua Clara “con lo speaker polacco. L’unico aspetto positivo è stato che c’era tanta Croce Rossa, che dava l’acqua. Ma c’erano pochi servizi igienici, bar chiusi, un coprifuoco generale. Ma la cosa più importante è che sotto il cielo di Roma c’eravamo tutti”

“Papa Francesco è stato straordinario” dice la Curti “quando è salito sulla papa – mobile ha voluto fare via della Conciliazione ed è andato anche oltre per raggiungere più gente possibile, un Papa rinvigorito quando si trova in mezzo alla gente.”

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