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Novità per i piccoli ospedali pavesi

  • Paola Montonati

piccoli 1Prosegue la trattativa per evitare la chiusura di quelle strutture ospedaliere locali, che pur non potendo contare su un grande numero di posti letto, hanno la peculiarità di essere vicine alle persone e di rendere meno triste il ricovero.

Per adesso sono al sicuro, con i loro 82 posti letto, gli ospedali di Mede e Casorate, mentre rimane ancora irrisolto il destino di Varzi, con 36 posti letto, e della clinica privata di Voghera Santa Maria delle Grazie, che ha solo 17 posti letto.
Infatti ieri mattina Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, ha proposto i numeri che decideranno il destino dei piccoli ospedali italiani, situazione in sospeso dai tempi del decreto Balduzzi, con lo scopo di accelerare i tempi per la trattativa Stato – Regioni, il tutto nel contesto del cosiddetto Patto della Salute.
Uno dei motivi principali della questione riguarda la chiusura di quelle cliniche private che hanno meno di 60 posti letto, di cui al momento è a rischio soltanto una sulle dieci private accrediate nella provincia di Pavia.
Per adesso, quindi, sembrerebbero essere fuori dalla questione le monospecialistiche, mentre ci vorranno circa due o tre anni per accorpare le strutture rimaste in modo da raggiungere quegli standard che sono stati fissati dal governo.
“Per il momento di strutture pubbliche non si parla più” racconta il presidente dell’Ordine dei medici provinciale Giovanni Belloni “mentre resta l’idea di togliere l’accreditamento alle strutture private convenzionate che non abbiano un minimo di posti letto. Erano 100, ora sono 602"
Per adesso sono al sicuro Pieve del Cairo e Godiasco, in quando hanno quella soglia minima che permette di usare il ticket per le cure, mentre il resto della prestazione sarà pagato presso la struttura privata del sistema sanitario regionale.
piccoli 2“Per ora si tratta solo di annunci del ministero” chiarisce l’assessore regionale alla salute Mario Mantovani “vediamo come vanno le trattative in sede di conferenza Stato - Regioni. Il Patto della salute è ancora in discussione ed è meglio evitare annunci. Quello che non è cambiato è il fatto che Regione Lombardia sia contraria alla chiusura di qualunque ospedale sul territorio perché, nel complesso, non sforiamo il rapporto di 3,7 posti letto ogni mille abitanti”
Una situazione che nella provincia di Pavia con gli anni è arrivata a raggiungere quasi il doppio.
“Non stiamo considerando singoli casi” dice Mantovani “ma la rete sanitaria di un territorio nel suo complesso”

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