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No alla discarica di amianto presso Cava Villa

  • Paola Montonati

cava 1Ancora una volta i piccoli comuni della provincia di Pavia hanno vinto una difficile battaglia.

Sono riusciti a fermare l’approvazione del progetto per una discarica di amianto a Cava Villa, tra il vicino impianto e il cavo Orlandi.

La decisione è stata confermata lunedì mattina presso la conferenza del Servizi, che si è tenuta in parte con una videoconferenza a causa del maltempo, dalla Regione Lombardia, dopo che già era stata archiviata un’istanza di Risorse Future per l’incompatibilità con le norme comunali.

Adesso la Regione dovrà trasmettere entro dieci giorni un preavviso di rigetto ai proprietari dell’impianto, che potrebbero ritirare il progetto oppure modificarlo seguendo le norme comunali. “Siamo pronti a continuare la battaglia” ha detto il vicepresidente del parco del Ticino Luigi Duse “Ma la conferenza dei servizi così com’è non sarà riaggiornata”.

Anche Carlo Fraschini, rappresentante del consorzio del Cavone che aveva impedito uno spostamento del canale per i lavori della discarica, è davvero soddisfatto della decisione, come pure Coldiretti e Michele Pini, il sindaco di Cava “Abbiamo vinto questa partita, vediamo come evolverà il campionato. Il motivo ostativo blocca definitivamente questo progetto. Se ne presentano un altro dovranno attenersi alle nuove normative regionali e al Pgt di Cava, che non cambia”.

Anche Domizia Clensi, sindaco di Travacò, ha detto la sua “La coesione tra noi giovani sindaci ci ha dato un peso maggiore, condividere obiettivi e strategia ha dato i suoi frutti” mentre Federica Migliavacca, vice di San Martino spiega che “Abbiamo fatto valere le nostre ragioni, oggi gioiamo, ma non abbassiamo la guardia”.

Molto più cauto è il sindaco di Zinasco Massimo Nascimbene ”A giugno sembrava impossibile” mentre Paola Ferrari, di Sommo dice che è “Un risultato figlio della caparbietà, della costanza e della collaborazione”.

“Non molliamo e teniamo alta la guardia ma siamo fiduciosi” spiega Stefano Ubezio, sindaco di Carbonara “L’azienda ha avuto tempo per sistemare quello che dovevano sistemare, non hanno fatto tutto il necessario e spero che la Regione non consideri le loro controdeduzioni”. 

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