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Matteo Bussola Notti in Bianco Baci a colazione

  • Paola Montonati

bussola 1Vigevano, domenica mattina.

La libreria è graziosa, bianca, soffitto a travi di legno, arcate per dividere in tre un locale non esagerato, bei libri, colorati, disposti con cura, senza soffocare l'ambiente...qualcosa di raffinato e nello stesso tempo famigliare.

Le Notti Bianche hanno ospitato Matteo Bussola per la presentazione del suo primo libro Notti in Bianco Baci a colazione.

Davvero "un caso"questo libro dalla copertina accattivante, un disegno colorato che sa di sorrisi, di colori, di bambini.

Matteo Bussola, architetto e disegnatore di fumetti, è per me un amico, sono mesi che ogni giorno leggo la sua pagina face book, i suoi post quotidiani, le sue”storie”.

Oh sembrerebbe niente di straordinario, racconti delle cose che capitano nella vita di un papà che ha una compagna che scrive e tre figlie femmine, tutte in fila, un papà immerso in un mondo al femminile.

Infatti, quando con la sua maglietta nera è entrato nella libreria, mi sembrava di averlo sempre conosciuto. Era lui, quello che Paola Barbato chiama il Bussola, quello che cucina per Virginia, Ginevra e Melania, che ci racconta la vita.

E' strano incontrare una persona che non si è mai vista se non in foto e sentire tanta familiarità, oserei dire confidenza.

E, infatti, Matteo Bussola dice "ciao", come si usa su Facebook e, le persone, tante davvero, non ne erano affatto stupite.

Matteo Bussola racconta molte cose nella sua presentazione, con modestia e discrezione come se tutto fosse normale o forse per lui lo è davvero. Sembra quasi stupito di essere lì, quasi assediato da attentissimi ascoltatori, lui scriveva i suoi post a casa, tra una cosa e l’altra ed io gli credo quando dice che non pensava a un libro.

Una frase mi colpisce" la vita è quello che c'è, non possiamo cambiare il mondo, possiamo cambiare il nostro quadratino, il nostro pezzettino".

bussola 2Perchè un architetto che lavorava per il Comune, si licenzia per disegnare fumetti?

Per vivere o meglio riuscire a vivere facendo quello che gli piace, per passare tempo con le sue bambine. Non dev'essere stata una scelta facile, ma certo, l'impressione che Matteo Bussola da' è quella di un uomo sereno.

Raccontando l'autore, dice" io non ho scritto un libro, io, a un certo punto ho scritto quello che succedeva nella mia vita, in quella delle persone che incontravo. Raccontavo delle domande che mi venivano poste dalle mie figlie. Domande importanti, cui dovevo dare una risposta non banale, una risposta certa”.

Perchè scrivere su facebook?

"La domanda vera è perchè scrivere? Facebook, da molti demonizzato, ghettizzato, banalizzato è solo un modo nuovo, un supporto diverso su cui scrivere, perchè la cosa importante è ciò che si scrive, non dove si scrive."

Matteo Bussola è forse il primo a essere stupito del successo del suo libro, che lui ha scritto davvero "catturando gli attimi di felicità" com’è scritto nella copertina interna, perchè ogni giorno, se stiamo a vedere, qualche attimo di felicità lo regala, basta stare attenti.

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