Le slot si riaccendono nel centro di Pavia
La ludopatia, che comunque è molto conveniente per lo Stato, va combattuta, ma come?
E’ passata solo una settimana, e a Pavia i divieti imposti dal sindaco Massimo Depaoli per limitare il dramma della ludopatia non hanno più alcun valore giuridico.
Infatti, il Tar, il tribunale amministrativo di Milano, con la sentenza emessa sabato pomeriggio ha sospeso con un decreto l’ordinanza che spegneva nel centro storico di Pavia le slot per 16 ore il giorno, tranne che dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 23.
E cosi, dopo il caso di Milano, anche Pavia, capitale del gioco, si deve piegare alle leggi dello Stato Italiano per quanto riguarda le slot e la ludopatia.
A chiedere l’intervento del Tar sono stati la Snai e l’A. O. G, Srl, che si occupa della sala Bingo di piazza Emanuele Filiberto dato che, come ha detto il presidente della prima sezione del Tar Francesco Mariuzzo “la disciplina per la prevenzione della ludopatia sembra comunque rientrare nell’area della riserva statale” anche se “ci sono i presupposti del grave pregiudizio”.
Il 3 dicembre ci sarà un’udienza nella Camera di Consiglio si cui verrà deciso se annullare la sospensione per l’ordinanza di Pavia, che vede una serie di multe tre i 25 e i 500 euro per chi gioca al di fuori degli orari stabiliti.
“Ci dispiace molto, perché la nostra ordinanza era stata argomentata bene” spiega l’assessore comunale Angela Gregorini “Stiamo solo facendo il possibile per arginare la ludopatia. Quindi andiamo avanti e resisteremo, eventualmente anche facendo ricorso al Consiglio di Stato”.
Anche se in questa prima settimana c’erano stati solo gli avvertimenti ai bar e ai gestori dei locali “Avremmo iniziato con le multe questa settimana” dice Gregorini “Ovviamente dobbiamo rispettare la decisione del Tar. Ma cercheremo di capire insieme agli altri Comuni della Lombardia cosa si potrà fare per portare avanti le nostre ragioni”.