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Dambruoso, internet sempre più usata per la propaganda

stefano dambruosoL’allarme arriva da Stefano Dambruoso, il questore della Camera è ritenuto uno dei maggiori esperti in Italia sul terrorismo. Internet e i social network, sono sempre più una risorsa importante che la propaganda jihadista sta utilizzando per i suoi fini.

È importante investire in un portale che serva a fare contro informazione alla propaganda Jihadista presente in internet. In poco meno di 10 anni, potremmo trovare anche nella nostra nazione situazioni analoghe a quelle che succedono ora in Francia o in Germania.

Il consiglio del deputato di Scelta Civica, arriva pochi giorni dopo una proposta dell’ex premier Letta sulla creazione di una Fbi europea con il terrorismo. Stefano Dambruoso è concorde con questa proposta, che può aiutare a unire ancora maggiormente gli sforzi comuni nella protezione dei singoli stati membri dell’Europa. La condivisione di queste informazioni, che ora è quasi nulla, potrebbero evitare situazioni come quelle successe in questi giorni e si potrebbe rinforzare gli obiettivi comuni.

Oltre a formare personale più qualificato per la protezione, continua Dambruoso, è importante anche creare rete con gli educatori, psicologi, imam e assistenti sociali per creare un dialogo inter-religioso di ampio respiro e che possa portare benefici in tutte le aree.

Proprio a Milano, l’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza l’ha assunta come consulente per la creazione di una task force in grado di aprire un dialogo, come vede questa mossa?

Sono stato felice di accettare la proposta della signora Rozza, la creazione di pattuglie moderne e pronte ad identificare e fronteggiare soluzioni così particolari è visto in ottica di prevenzione. Inoltre, proprio nei primi giorni di questo 2017 il Comune sta vagliando una serie di candidature da parte di studenti universitari arabi, latinoamericani e cinesi da inserire nelle pattuglie della Polizia Locale. La presenza di persone madre-lingua, oltre a permettere una migliore comprensione tra le forze dell’ordine e i cittadini immigrati della stessa etnia, serve come prevenzione di fenomeni di radicalizzazione a opera di Jihadisti presenti nel nostro territorio.

L’assessore alla Sicurezza di Milano, ha preso come spunto il sistema di polizia di Rotterdam, dove immigrati di seconda o terza generazione sono comunemente inseriti nelle forze a disposizione per la gestione dei rapporti con i cittadini stranieri sul territorio. L’integrazione all'interno della polizia, è solo il primo passo per prevenire situazioni che in futuro possono sfociare in attacchi terroristici o di reclutamento di persone. La prevenzione, è il miglior modo che abbiamo per educare le nuove generazioni d’immigrati a un dialogo costruttivo e proficuo per tutti.

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