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Continua l’allargamento della Ztl pavese

  • Paola Montonati

ztl 1“Il cambiamento ci sarà, ma sarà graduale” E’ terminato cosi l’incontro di due ore, avvenuto ieri pomeriggio tra l’assessore alla mobilità Davide Lazzari e il rettore dell’università di Pavia Fabio Rugge, a proposito dell’allagamento della zona Ztl pavese all’Università di Pavia, che da tempo sta dividendo i cittadini.

Nel corso della riunione, cui hanno partecipato il mobily manager dell’Università Davide Barbieri e il professor Andrea Zatti, che lavora come consulente per la mobilità sostenibile sia per il Comune sia per l’Università, sembra che si sia instaurato un rapporto basato sulla collaborazione e voglia di cambiare da entrambe le parti “Con l’incontro di oggi” dice il rettore “abbiamo avviato insieme al Comune un percorso sulla situazione determinasi con la decisione di estendere la Ztl a Corso Carlo Alberto. Il percorso che si è prospettato sarà caratterizzato da gradualità e da politiche di accompagnamento”.

Dalla prossima settimana ci saranno gli incontri tra i rappresentanti delle due istituzioni allo scopo di decidere una soluzione che dovrebbe essere in grado di ridurre il numero di posti auto, senza dimenticare quello che desiderano i dipendenti “Sono soddisfatto” dice Lazzari “Penso che già dal prossimo incontro, entreremo nel vivo dell’analisi dei flussi di auto che attualmente sostano nel cortile. In base al risultato di queste analisi, decideremo quante autorizzazioni sarà opportuno mantenere. Tutti i dipendenti che, invece, non avranno più il permesso di lasciare la macchina all’ombra delle torri non devono preoccuparsi, perché il Comune s’impegna a trovare per loro delle soluzioni alternative, come ad esempio appositi posteggi collegati all’Università tramite bus - navetta”.

ztl 2E’ da quando è stato ideato il nuovo piano Ztl per Pavia che il destino del Cortile Teresiano è al centro di discussioni tra i dipendenti dell’Università “Se ridurranno il numero di autorizzazioni” dice un’impiegata dell’Economato “sarà una scomodità per tutti. Spero tanto che i criteri di assegnazione dei nuovi permessi non siano subordinati al grado accademico”.

Molto più fiduciosa appare Silvia Figini, che lavora come ricercatrice presso Scienze Politiche “Se conosco il rettore, i criteri saranno puramente organizzativi. Certo era comodo poter arrivare in macchina fin sotto l’ufficio, ma la riduzione del numero di veicoli nei centri storici è una scelta di civiltà”.

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