Chiudono di nuovo il ponte di Bereguardo
Dal 3 novembre fino al 18 dicembre chiuderà per lavori in corso lo storico ponte delle chiatte di Bereguardo, uno dei simboli del Pavese, comparso in numerosi film.
Stavolta, augurandoci che non ci sia un peggioramento delle condizioni climatiche, dal momento che sta per arrivare l’inverno, saranno rifatti l’assito di cinque campate e delle lamiere grecate che le sostengono, il tutto per 200mila euro, concessi dalla Regione Lombardia.
Ma la Provincia chiarisce che la nuova tornata di lavori sul ponte di Bereguardo sarà molto più complicata dal previsto.
“Per ragioni di sicurezza” si legge nella nota di Piazza Italia “considerato che questa volta l’intervento riguarda il tratto di manufatto in alveo, il ponte resterà chiuso al traffico fino al 18 dicembre. Qualora entro questa data i lavori non dovessero essere finiti, il ponte verrà comunque riaperto per le festività natalizie, per poi riprendere i lavori a gennaio”.
Una notizia che non ha mancato di suscitare la rabbia dei cittadini, giustamente preoccupati da un prolungamento dei lavori ma il sindaco di Bereguardo Roberto Battagin spiega che “Capisco la preoccupazione di cittadini e automobilisti ma non si poteva fare diversamente. Era un lavoro urgente da fare, non c’era altra scelta. L’ultima volta devo dire che hanno fatto un buon lavoro. Ma questo nuovo intervento è più difficile e pericoloso, visto che gli operai dovranno lavorare in acqua. Per questo la chiusura sarà necessaria, dal momento che si deve intervenire su cinque campate”.
D’altro canto Carlo Maiocchi, membro del comitato Ticino 2000, fa notare che “I lavori fatti alle precedenti 5 campate hanno dato buoni frutti. Ora rimarrebbe ancora una campata e la rampa per Bereguardo. Finiti gli interventi strutturali, bisogna poi potenziare sbarre di protezione e illuminazione. Soprattutto poi è necessario controllare il ponte, con telecamere, new jersey e una postazione fissa 24 ore su 24 presidiata da volontari della Protezione civile. E’fondamentale, per mantenere la struttura agibile, che i camion non ci passino più sopra”.