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Associazione contro il gioco d’azzardo a Pavia

  • Paola Montonati

gioco 1Pavia, la città italiana con il più alto tasso percentuale di giocatori cerca di trovare delle soluzioni per aiutare coloro che sono succubi di questo vizio che, in molti casi, può portare alla rovina sia il giocatore che la sua famiglia.

Da questa settimana si attiva a Pavia l’associazione giocatori anonimi, il gruppo di autoaiuto che si occupa di dare una mano a quelle persone che sono afflitte da una dipendenza patologica per il gioco d’azzardo.

“Dal 2005” racconta Carlo, un membro del gruppo “frequento un gruppo di Milano, in via Palestrina. Questa associazione è nata nel 1999 e ha già 30 sedi in tutta la Lombardia

Dopo che i medici di base sono stati informati della nascita del gruppo pavese, sono arrivate alla loro sede quattro richieste di aiuto.

“Il problema è che a chiamare sono solo i famigliari dei giocatori, perché loro non si rendono conto della loro malattia”

Il gruppo è autofinanziato e non ha altro scopo che aiutare i malati dal gioco d’azzardo a liberarsi dalla loro dipendenza, che in alcuni casi può rivelarsi pericolosa per se e gli altri.

“Chi può, dà un contributo che si chiama settima. Per fortuna, chi ci ospita chiede sempre affitti molto bassi. È bene precisare subito che un giocatore non guarisce, ma frequentando il gruppo arriva a tenere lontana la malattia. Seguiamo un percorso descritto in letteratura, con dodici passi di recupero. Chi si iscrive, la prima sera ha un colloquio con il segretario. Poi legge un documento con 20 domande: rispondendo mentalmente, riesce a capire se la sua dipendenza sia patologica”. 

gioco 2E Carlo , che l’ha vissuta sulla sua pelle, sa benissimo come viva una persona del tutto dipendente dal gioco d’azzardo “Ti svegli la mattina e inizi da subito a pensare dove trovare i soldi per scommettere. Ogni azione è condizionata dal pensiero del gioco. L’umore varia dall’esaltazione, in caso di vittoria, alla depressione quando si perde. E il giocatore diventa sempre più isolato, sempre più solitario, mentre la vita va a rotoli. A Milano ho conosciuto un uomo che si è giocato un supermercato e nove appartamenti, ed è finito a dormire in auto”.

Oltre a fare amicizia e a confidarsi le situazioni in cui sono coinvolti, i componenti del gruppo hanno tutto un ruolo ben preciso, dal segretario al telefonista fino ad arrivare al gestore del sito web, inoltre “Due o tre volte l’anno, poi, alle riunioni intervengono degli psicologi”

Al momento la sede di Pavia non è quella definitiva, ma il gruppo è già attivo e per chi vuole informazioni si può telefonare al 338 – 7062849 oppure consultare il sito giocatorianonimi.org che propone testimonianze e un approfondimento dei temi trattati dal gruppo.  

“Le riunioni” dice Carlo “a Pavia si tengono ogni giovedì sera, dalle 21 alle 23. Non c’è nessun obbligo, le prime volte, se lo vuole, uno può limitarsi ad ascoltare. Ma si crea subito un’atmosfera positiva, anche perché hai a che fare con persone che ti capiscono. I primi giorni è dura riempire gli spazi che dedicavi al gioco. Ma poi questa sensazione si affievolisce”.

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