Torna a nuova vita l’area Necchi
Dopo vent’anni di abbandono l’area Necchi di Pavia è stata comprata per 4,8 milioni di euro dalla società Pv ReSrl, costituita dalla Museum Srl del commercialista Heinz Peter Hager di Bolzano e per il 50% dalla trentina Heliopolis Urban Regeneration dell’ingegner Paolo Signoretti.
Cosi i proprietari di un impero finanziario milionario e con altre importanti acquisizioni di aree dismesse, come nel Trentino, hanno deciso di investire su Pavia, con 5 milioni di euro, ma l’investimento complessivo comprenderà anche i costi della bonifica, non ancora noti.
Il primo obiettivo per i proprietari sarà la messa in sicurezza dell’area, dove erano prodotti macchine da cucire e poi compressori.
Infatti nei 113mila metri di terreni ci sono scarti di fonderia e altri veleni, come l’amianto, rimosso dai tetti ma ancora in sacchi accatastati all’interno, oltre ai capannoni fatiscenti da demolire.
Uno dei nodi da affrontare, sulla messa in sicurezza, è proprio la rimozione dei sacchi di amianto per cui la precedente amministrazione aveva stanziato 70mila euro ma che ora potrebbe far parte dell’intervento complessivo di bonifica.
L’azienda prima di vedere il livello d’inquinamento, e dell’investimento che sarebbe stato necessario, prima dell’acquisizione aveva fatto un’analisi delle criticità.
Ma il progetto vero e proprio sarà presentato e condiviso con gli enti, le istituzioni e i cittadini non appena prenderà forma, come parte di un lavoro per eliminare il degrado, ripristinare la salubrità del sito, restituire ai cittadini di Pavia un quartiere adeguato alla città, nel rispetto delle esigenze contemporanee.
L’ipotesi più probabile è che l’ex Necchi diventi un luogo residenziale, commerciale e terziario, ma i proprietari potrebbero tenere nascosto anche qualcosa di nuovo, da mostrare al momento opportuno.