Sopravvento al NaturaSi di Voghera
Ieri sera, alle 18, in un pomeriggio di metà luglio non molto caldo ma afoso, sono andata alla presentazione della mostra Sopravvento. La mostra in cartolina, allestito in un luogo davvero singolare per una mostra fotografica, NaturaSi di Voghera.
La location è un esempio di come portare l’arte alle persone, quelle persone che magari non entrerebbero in un Museo.
A ideare la mostra è stata la pavese Marcella Milani, fotografa free lance che collabora da anni per il Corriere della Sera, nipote dello scrittore Mino, a cui è legatissima, che da sempre nutre un profondo amore per le belle immagini, ma anche per il giornalismo d’inchiesta.
Prima di Sopravvento il suo ultimo lavoro, che si è dipanato con una mostra, un libro e una serie di visite guidate, è stato Urbex Pavia, il lungo e affascinante viaggio nelle aree dismesse della città di Pavia, come l’Idroscalo e l’ex piscina comunale, oggi abbandonate e dimenticate da tutti.
Invece Sopravvento è una mostra particolare, non solo per l’originale contesto in cui è collocata, un supermercato che vende prodotti bio, ma anche per il tema, luoghi dove, con il tempo, pian pianino il verde torna a prendere il sopravvento sulle costruzioni dell’uomo, in un mondo ricco di magia e silenzio dove sembra che il tempo si sia fermato, come una casa cantoniera alle porte di Mede, che al suo interno conserva gli oggetti come se il proprietario se ne fosse appena andato.
E questo strano connubio, tra cibo e foto, è stato reso possibile grazie a NaturaSì, una azienda con un migliaio di punti vendita specializzati in tutte le regioni d'Italia, sotto il segno di un percorso per dei prodotti che siano sani e di elevata qualità per le persone che se ne nutrono o che li utilizzano, per aiutare anche la terra e dell’ambiente del mondo di oggi.
Una grande attenzione è data alla produzione di aziende agricole che si prendono cura dell’ambiente naturale inteso come terreno, piante e animali, per creare un equilibrio tra uomo e natura che fu stravolto dalla civiltà del presente.