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Scandalo all’Università di Pavia

  • Paola Montonati

scandalo pavia 1Una brutta sorpresa ha destato grande stupore e scalpore presso l’università di Pavia, proprio nel giorno in cui si festeggiavano i migliori laureati dell’università nel corso dell’ultimo anno.

Infatti, nella mattina di sabato 6 luglio, verso le 10, i carabinieri della procura si sono recati presso alcuni uffici del palazzo centrale di Strada Nuova, dove hanno sequestrato numerosi documenti concernenti gli appalti di lavori e servizi.

Dopo aver perquisito la direzione generale, i carabinieri si sono recati pressoi l’ufficio tecnico di via Mentana, da dove sono usciti alle 13 con faldoni e scatoloni pieni di documenti.

Su tutto questo la procura di Pavia ha mantenuto il più stretto riserbo, ma si sa che, dalle perquisizioni, sono stati notificati ben due avvisi di garanzia con l’accusa di corruzione e concussione.

Al centro dell’inchiesta c'è l’ingegnere Lorenzo Dulco, che lavora come responsabile per l’ufficio tecnico dell’Università e Ilaria Marchesotti, una giovane architetto che ha il suo studio proprio a Pavia.

Non si sa ancora in che cosa consista l’inchiesta, ma pare che dal 2006 fino al 2011 Dulco e la Marchesotti abbiano commesso varie irregolarità in alcuni appalti legati all’Università, forse con la complicità di Alberto Brera, titolare di una piccola azienda edile che è fallita nel settembre del 2012.

scandalo pavia 2Uno dei documenti collegherebbe i due anche al Campus Aquae, il centro sportivo che si trova al Cravino, i cui lavori sono stati seguiti in parte proprio dallo studio dell’architetto Marchesotti, che ha apportato delle modifiche al progetto iniziale, probabilmente tramite qualche bustarella a Vittorio Pacchiarotti, ora gestore del centro.  

Altre prove sono emerse dopo una perquisizione degli appartamenti dei due indagati e dello studio della Marchesotti, oltre a un controllo nella caserma dei vigili del fuoco di Mortara, dove Dulco lavora come volontario.

Dalla procura il procuratore Gustavo Cioppa avverte che “L’indagine non coinvolge l’Università, che anzi è parte offesa”, mentre il colonnello Ernesto Di Gregorio ha detto “Gli accertamenti, ancora in corso, riguardano alcuni lavori dell’Università su cui si vuole fare luce. Da tre anni, peraltro, stiamo svolgendo indagini sulla pubblica amministrazione. Ricordo il caso Green campus, Punta est e l’arresto di un noto personaggio politico a Pavia”.

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