Regione Lombardia: Città della Salute e della Ricerca, firmato il contratto di concessione
Il 10 febbraio a Palazzo Lombardia si è svolta la sottoscrizione dell’accordo definitivo per la realizzazione e la gestione in concessione della Città della Salute della Ricerca nelle ex aree Falck a Sesto San Giovanni.
Dalla teoria delle complessità burocratiche alla pratica del progetto esecutivo e dell’inizio lavori. È questo il messaggio di concretezza lanciato nel corso della cerimonia che ha ufficializzato la firma del contratto di concessione per la Città della Salute. È inoltre stato presentato il progetto e il nuovo concept che guiderà la realizzazione di questa struttura sanitaria di eccellenza.
Ad aprile 2020 verrà consegnato il nuovo progetto definitivo di Fase 1 e, in parallelo, verrà avviata la procedura di Verifica di Impatto Ambientale (VIA). A settembre il progetto verrà confermato, recependo le modifiche richieste dalle Fondazioni a seguito delle innovazioni normative e sanitarie, e a ottobre verrà indetta la Conferenza dei Servizi. A maggio 2021 verrà consegnato il progetto esecutivo e a luglio partiranno i lavori. La durata prevista è di 3 anni, con consegna nel 2024.
Il contratto di concessione è stato firmato da: Consorzio concessionario CISAR, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta, Infrastrutture Lombarde (ILspa).
Regione Lombardia è la regista dell’operazione tramite la società in-house Infrastrutture Lombarde SpA, con il ruolo di stazione appaltante, ed è anche il maggior finanziatore del progetto, con una quota di 328 milioni di euro, cui il Ministero ha aggiunto un finanziamento da 40 milioni. Insieme, i due contributi rappresentano l’82% del valore complessivo del progetto, pari a 450 milioni di euro.
La Città della Salute e della Ricerca costituirà un nuovo complesso sanitario di ricerca clinica e formazione che ricomprenderà, all’interno di un disegno urbanistico multifunzionale, le due grandi strutture sanitarie pubbliche, l'Istituto Nazionale dei Tumori e l’Istituto Neurologico Carlo Besta. Il nuovo polo avrà 660 posti letto, oltre a 50 destinati all’albergo sanitario, 20 sale operatorie, 42 laboratori 119 ambulatori.
I due Istituti daranno vita ad un sistema pubblico integrato di funzioni complesse, di eccellenza clinica e scientifica e, al tempo stesso, un punto di riferimento all’avanguardia in ambito oncologico e neurologico. Insieme diventeranno innovatori ancora più di primo piano sullo scenario internazionale, con oltre 800 fra studi e trial e più di mille pubblicazioni scientifiche all’attivo, con benefici tangibili per i cittadini anche nell’ambito della cura: quasi 24 mila ricoveri e un milione e mezzo di esami e prestazioni ambulatoriali, gestiti da circa 3.000 persone, tra medici e personale sanitario, amministrativi e tecnici.
L’Istituto Nazionale dei Tumori, nel 2018, ha condotto 667 studi clinici, di cui 231 osservazionali e 436 sperimentali, e ha pubblicato 722 studi. Nel portfolio INT vi sono inoltre 10 brevetti e ben 5 sono i Registri di Patologia Istituzionali. Dal punto di vista dell’assistenza, l’Istituto ha gestito 18.049 ricoveri (di cui 4.250 in day hospital) oltre 1.238.000 le visite ed esami a livello ambulatoriale.
L’Istituto Neurologico Carlo Besta, nel 2018, ha totalizzato 318 pubblicazioni scientifiche, mentre l’anno precedente aveva attivi 158 trial, per un totale di 2.615 pazienti arruolati. Riguardo agli aspetti sanitari, nel 2018 l’Istituto ha contato 5.734 ricoveri, 244.389 prestazioni ambulatoriali e 2.464 macroattività ambulatoriali e complesse (MAC).
Insieme, i due istituiti diventeranno innovatori ancora più di primo piano sullo scenario internazionale, con oltre 800 fra studi e trial e più di mille pubblicazioni scientifiche all’attivo, con benefici tangibili per i cittadini anche nell’ambito della cura: quasi 24 mila ricoveri e un milione e mezzo di esami e prestazioni ambulatoriali, gestiti da circa 3.000 persone, tra medici e personale sanitario, amministrativi e tecnici, al servizio dei cittadini ogni giorno.