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Pavia Un progetto per Gerusalemme Est

  • Paola Montonati

pavia gerusalemme est 1Il nuovo volto di Gerusalemme Est è nato a Pavia, con un progetto proposto dal laboratorio LS3D (Laboratory of landscape survey & design) del dipartimento di Ingegneria civile e architettura dell'Università di Pavia, nel contesto di Productivity and urban renewal programme in East Jerusalem (PURE) promosso dalle Nazioni Unite.

Gerusalemme Est è la parte della città che fu occupata dalla Giordania nel 1948 durante la Guerra arabo-israeliana, e riconquistata da Israele nel 1967 durante la Guerra dei sei giorni.

Al suo interno non c’è solo la Città vecchia, ma anche i più importanti monumenti religiosi delle principali religioni monoteistiche, come la Spianata dei Templi, la Moschea di al-Aqsa e la Basilica del Santo Sepolcro.

Gerusalemme Est ospita anche alcuni tra i maggiori quartieri arabi della città, tra cui ci sono Beit Hanina, Shuafat e Jabal Mukaber. 

Sviluppato in un anno dal laboratorio pavese in collaborazione con l’università di Firenze, il progetto ha portato alla nascita di una banca dati tridimensionale per il patrimonio storico e a un idea per il recupero architettonico dei molti edifici presenti nelle strade di Salah Eddin e Sultan Suleiman, vicini alle mura della città storica di Gerusalemme.

Il progetto, con responsabile Sandro Parrinello, è stato finanziato dall’Unione Europea e dall’Islamic Development Bank ed è considerato tra i più innovativi interventi di pianificazione e sviluppo per la città di Gerusalemme.

Lo studio condotto ha coinvolto non solo la misurazione di una porzione di città e del cimitero monumentale di Bab Azhar, ma anche il censimento di tutte le infrastrutture, le attività commerciali e l’analisi sulla condizione strutturale degli edifici.

Tutto questo ha portato a un progetto architettonico per la realizzazione di una nuova piazza pedonale, di un mercato e di un percorso panoramico sopra gli edifici di Salah Eddin Street.

Alla presentazione, avvenuta all’auditorio St. Geroge di Gerusalemme, c’erano il direttore generale dell’Islamic Waqf, Sheikh Azzam Al-Khateeb, il Rappresentante dell’Unione Europea Ralph Tarraf, il direttore della camera di commercio in East Jerusalem e il responsabile dell’UNDP Roberto Valent, con anche dei rappresentanti della comunità nei settori turistici e commerciali, enti pubblici e privati appartenenti ad associazioni culturali.

Dopo la presentazione c’è stata una riunione tecnica con i responsabili delle Nazioni Unite e della Comunità Europea per portare avanti il progetto nella sua fase esecutiva.

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