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Pavia in cerca di un unico referente per l’Expo

  • Paola Montonati

expo 1Mancano ancora dieci milioni di euro per finanziare i progetti legati all’Expo 2015 per la provincia di Pavia.

E anche se la Camera di Commercio ha già preso la decisione di dare una mano con alcuni fondi, il presidente della regione Roberto Maroni esorta i privati a farsi avanti prima di luglio – agosto, quando uscirà il bando, per essere pronti a settembre.

“Siamo specializzati nel dividerci ma qui abbiamo una sfida da raccogliere” ha spiegato  sabato pomeriggio Maroni presso il Broletto, durante la giornata conclusiva del lungo viaggio che la Regione Lombardia ha compiuto in tutte le provincie lombarde con la collaborazione di Coldiretti “Vi chiedo di organizzarvi. E’ importante avere un interlocutore unico, che raccolga e selezioni i progetti. A Brescia hanno costituito un’associazione temporanea di imprese tra gli enti, a Bergamo hanno fatto altrettanto inserendo anche la Curia. Vedete voi come organizzarvi qui, ma fatelo in fretta”

Anche il sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo ha chiesto alla Camera e alla Provincia di dare una mano nella ricerca dei fondi, come capofila dei vari referenti “Ora serve davvero un cambio di passo. Dobbiamo fare squadra sul serio. Cerchiamo di mettere a fuoco dei progetti per intercettare i visitatori e portarli qui”

Il sottosegretario Expo per la Regione Lombardia Fabrizio Sala dice che mancano solo 384 giorni all’Expo e sostiene che “Siamo qui per stimolare tutte le istituzioni a coordinarsi”

In tutto dovrebbero arrivare circa 20mila visitatori, di cui 8 provenienti da ogni parte del mondo “Saranno qui, a poche decine di chilometri da Pavia. Dobbiamo evitare che si fermino due giorni a Milano e poi ripartano per Parigi o Madrid” chiarisce Maroni “Sarebbe una follia perdere questa occasione. Dobbiamo però essere in grado di presentare un’offerta dettagliata, non possiamo limitarci ad allungare a chi entra a Expo una brossure, perché sarebbe troppo tardi”

Già l’agenzia Explora sta cercando di lavorare ai profili dei visitatori ideali per la provincia di Pavia, con lo scopo di essere un tramite tra i tour operator e i visitatori.

“Dobbiamo catturare i turisti“ dice Giacomo De Ghislanzoni, presidente della Camera di Commercio di Pavia “Ma in un’ottica di lungo periodo: non deve concludersi tutto il 31 ottobre 2015, con la chiusura dell’Expo. Impegniamoci a creare un percorso che prosegua anche dopo. E’ fondamentale per il rilancio della nostra economia”

Anche il presidente della Provincia Daniele Bosoni ha definito Expo 2015 come “il primo vero confronto con il turismo di massa” anche se l’attuale situazione delle infrastrutture nella provincia di Pavia è ancora molto precaria.

expo 2“Le infrastrutture sono indispensabili” ha detto il presidente dell’associazione industriali Alberto Cazzani, parlando a Maroni  “Ma noi crediamo sia il momento di azioni concrete. E lancio uno slogan: chiediamo di essere informati per informare”

Molte sono le idee legate all’enogastronomia e all’agricoltura locale, come nel caso del riso e del vino.

“Il nostro settore dell’agrifood è forte, penso a Galbani, agli industriali del riso ma anche alle tante piccole aziende che fanno dal packaging alle macchine per produrre la pasta fresca. Ne ho parlato oggi con il rettore Fabio Rugge e al prorettore Francesco Svelto. Insieme a università e centri di ricerca come quelli di biotecnologia potremmo dar vita a nuove start up, a progetti innovativi. Mi viene in mente il caso del vino e di Ricca Gioia

In platea erano presenti molti sindaci ed amministratori, che hanno proposto per l’Expo 120 progetti, mentre al di fuori le bancarelle di Campagna Amica hanno avuto circa 50mila visitatori per tutta la giornata, con un bilancio positivo per Coldiretti, sponsor dell’evento. 

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