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Pallacanestro Pavia: piccola grande squadra

  • Paola Montonati

pallacanestro pavia 1Questo mese ricominciano i campionati di pallacanestro, è l’occasione per ricordare la storia della Pallacanestro Pavia che da realtà provinciale fu negli anni Cinquanta, una compagine di livello nazionale.

Le origini della Pallacanestro Pavia risalgono al 1933, quando venne costituito a Pavia un Comitato Provinciale della Federazione, diretto da Aurelio Chiappero, che aveva lo scopo dichiarato di riorganizzare e gestire lo sport nella provincia di Pavia, seguendo le direttive allora in vigore del regime fascista.

Fu così che nacque la Gioventù Universitaria Fascista, che durante il fascismo fu la rappresentante principale del Basket a Pavia e dintorni, con una serie di notevoli piazzamenti tra il 1936, quando arrivò al terzo posto del girone di serie B nazionale, e il 1942, dove finì tra il quarto e il tredicesimo posto nella classifica di fine stagione, oltre a vincere nel 1939 i Campionati universitari e il mondiale di Vienna.

Con la fine del fascismo si rese necessaria una nuova società sportiva per il basket pavese, che si concretizzò quando, nel 1943, venne fondata l’Onda Pavia, con presidente l’industriale Luigi Cazzani, che condusse la squadra a notevoli successi, culminati nel campionato 1946 – 47 con l’arrivo fino alle semifinali nazionali.

L’anno successivo, a seguito di una votazione, la società cambiò nome in Pallacanestro Pavia, per poi conoscere agli inizi degli anni Cinquanta un breve periodo di retrocessione in serie B, ma nel 1953 riuscì a ritornare in serie A.

Nel campionato 1955 - 56 la squadra infilò una serie di grandi successi, grazie anche a uno sponsor come la Necchi e a giocatori, stranieri e italiani, del calibro di Rosolen, Franco e Lino Casali, Giorgio Andrejiassevic e Jimmy Gasperella.

Con l’addio della Necchi si aprì un periodo difficile per la Pallacanestro Pavia, che prima venne esclusa dalla serie A, per poi dal 1963 iniziare una lunga e difficile gavetta nel campionati di serie B e C, con il solo sostegno dei tifosi e del nuovo presidente, l’avvocato Rona.

pallacanestro pavia 2Solo alla fine degli anni Settanta, grazie al nuovo allenatore Carlo Fiume e al ritorno della Necchi, la squadra riuscì a tornare in serie A/2, dopo numerose partite vittoriose, da 1981 al 1985, contro avversari quotati come il Cremona e Reggio Calabria.

Verso la fine degli anni Ottanta la Pallacanestro Pavia, con sponsor Annabella, diventò la palestra ideale per molti giovani giocatori italiani e stranieri.

Gli inizi degli anni Novanta videro la squadra, con il nuovo allenatore Tonino Zorzi e il nuovo sponsor Fernet Branca, battere nella finale della stagione 1990 – 91 la favoritissima Sidis Reggio Emilia, entrando di diritto nella serie A/1.

Ma subito dopo iniziò per la Pallacanestro Pavia un lungo declino, anche se vi furono alcuni dignitosi campionati, disputati con una nuova squadra costituita dagli Juniores, che portarono nel 1994 alla fine della società.

Ormai sembrava che per il basket pavese non vi fosse più nulla da fare, ma grazie all’aiuto dell’instancabile Rosolen, nel 1996, ritornarono alcuni dei giocatori che avevano segnato la storia della squadra degli anni ’90,  riportandola nel 1997 nella serie B/1.

Nello stesso anno nacque la Nuova Pallacanestro Pavia, che nella stagione 1999 - 2000 tornò a disputare i play off  per la serie A, e grazie anche al sostegno della Vigentina Basket, riuscì il 27 maggio 2001 a tornare nella serie A/2.

Gli ultimi anni hanno visto la squadra, a causa di una serie di difficoltà economiche, ritornare nella serie C, mentre la società nel 2010 ha ripreso l’antica denominazione di Pallacanestro Pavia.

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