Nuovo polo logisitico a Bascapè: forti preoccupazioni
E’ stato presentato presso l’Ufficio tecnico del Comune di Bascapè un progetto di Realizzazione di un nuovo insediamento industriale ad uso deposito per stoccaggio, confezionamento e movimentazione merci nel Comune di Bascapè (Pv).
Si tratta di un intervento di trasformazione urbanistico-ambientale di tipo industriale produttivo per movimentazione merci. Nel dettaglio l’intervento prevederebbe la realizzazione di tre blocchi di fabbrica da destinarsi al magazzinaggio per lo stoccaggio, il confezionamento e la movimentazione di merci di vario genere. All’interno dell’insediamento non sarebbe previsto invece alcun genere di lavorazione dei materiali.
L’Amministrazione lo sta vagliando e sono già state richieste diverse modifiche dello stesso per assicurare uno sviluppo sostenibile del territorio comunale e allo stesso tempo per dare soluzione alle problematiche presenti a livello viabilistico nella zona. Vista la tipologia di attività si prevede anche un riflesso occupazionale sul territorio interessato.
A carico dell’attuatore del progetto risulta inoltre l’intervento di allargamento della tratta provinciale che collega la fraz. di Pairana a Bascapè e la realizzazione di una pista ciclopedonale a lato della stessa nel tratto compreso tra il confine con Landriano e la rotatoria di ingresso al capoluogo di Bascapè.
Alta la preoccupazione dei cittadini residenti in paese e quelli limitrovi nel comune di Pairana che vedranno incrementare il traffico veicolare di diverse centinaia di camion al giorno in una zona su cui sorgono già altre realtà produttive.
A prendere apertamente posizione contro l'insediamento è il Comitato cittadini per il territorio che chiede alla Regione Lombardia di fermare l’intervento della Sib, la società Sviluppo Industriale Bascapè, che occuperà un’area di 200mila metri quadrati.
Il Comitato raccoglie le istanze dei cittadini dei residenti a Bascapè, Landriano, Torrevecchia, Carpiano e Vidigulfo che vogliono bloccare il consumo di altro suolo agricolo in una zona del Pavese che, nel giro di qualche km, vede concentrarsi una serie di insediamenti produttivi di cui si dovrebbe tenere conto attraverso un’unica Valutazione ambientale strategica.
Nelle osservazioni inviate in Regione il Comitato ricorda che a 1.500 metri dal punto in cui dovrebbe nascere la logistica esiste già una cava per l’estrazione di ghiaia, un impianto di trattamento fanghi, tre allevamenti zootecnici intensivi di bovini e suini e tre impianti di produzione di biogas. Inoltre a Landriano vi sono già ben cinque logistiche attive, l’industria chimica e il tritasassi, cioè un impianto di trattamento di materiali edili da 440mila tonnellate all’anno, «il più grande d’Italia» come ha sottolineato Rocco Mele, presidente dello stesso Comitato.
Preoccupazioni anche per le distanze, la nuova logistica disterebbe solo 200 metri dalle abitazioni di Pairana e a 500 metri da quelle di Bascapè. Il Comitato ha inviato una lettera ai sindaci di Landriano e Bascapè per sottolineare gli effetti negativi che produrrà sul territorio peggiorando la qualità della vita. Il comitato ha chiesto di indire assemblee pubbliche per spiegare l'iter. Ad oggi il Comune di Bascapè non ha dato risposte ufficiali anche se all'interno della stessa maggioranza ferve un dibattito acceso sull'intervento, anche alla luce della promessa dell'imprenditore che a fronte dell'inserimento dell'area nel PGT avrebbe dovuto costruire gli spogliatoi per la palestra di Bascapè come ulteriore standard compensativo. A distanza di due anni dall'approvazione del Pgt, ad oggi, questa promessa è ancora vana.