Skip to main content

Lombardia, il contagio non rallenta ancora

  • Paola Montonati

coronavirus 1La diffusione del contagio da Covid-19 è rapidissima e non consente certo di sottovalutare il problema. Queste le cifre esposte, nella consueta conferenza stampa del pomeriggio in Regione, dall’assessore al Welfare Giulio Gallera.
I numeri dell’evoluzione verso l'alto nelle ultime 24 ore non ammettono dubbi: "I contagi sul territorio lombardo ad oggi sono 2612, 361 in più rispetto a ieri, i ricoverati 1622 di cui 309 in Terapia intensiva (+65). Cresce fortunatamente anche il numero dei pazienti dimessi, che è salito a 469, ma crescono anche i decessi, 135 (+37 da ieri)".
Attraverso una serie di slide che fotografano giorno per giorno l'andamento e la diffusione dei contagi in Lombardia dall'inizio dell’emergenza ad oggi. Il 21 febbraio i pallini (che rappresentano i pazienti positivi) sono pochissimi e quasi tutti nella zona del Lodigiano, oggi gli oltre 2600 coprono gran parte del territorio regionale con aree ad altissima incidenza per abitanti, con una crescita esponenziale nel bergamasco, in particolare nella zona di Alzano Lombardo. "A Bergamo i contagi ad oggi sono 623, +86 casi rispetto a ieri, si tratta della provincia in cui i nuovi casi positivi crescono di più in Lombardia. Di fatto se all'inizio pensavamo di adibire alcuni ospedali all’emergenza covid-19, oggi abbiamo dovuto ribaltare la prospettiva, cioè quasi tutti gli ospedali lombardi si occuperanno di coronavirus e solo alcuni saranno destinati alle altre attività sanitarie".
Ad oggi, con un lavoro instancabile, il totale di posti in Terapia intensiva in Lombardia sono 400, 80 in più rispetto a ieri. "Questa è una dimostrazione del grande sforzo che stiamo facendo in tutto il sistema sanitario regionale - annuncia Gallera-. Prosegue la riconversione di reparti, al momento il problema principale è reperire personale. Da oggi sono al lavoro anche i medici militari all’ospedale di Seriate, alle porte di Bergamo".

A questo quadro si aggiunge anche la chiusura delle attività ambulatoriali. "Nel decreto legge in via di approvazione da parte del governo nel fine settimana sarà inserita la facoltà delle regioni di sospendere le attività ambulatoriali per dedicarsi il più possibile all’emergenza".

Si raccomanda una comportamento attentissimo da parte di tutti i cittadini, solo così si potrà cercare di limitare in modo da imboccare al più presto la fase recessiva del contagio.

Pin It