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Intervista ad Alberto Rischio, direttore europeo ConIFA

  • Paola Montonati

rischio 1Abbiamo avuto il piacere di intervistare Alberto Rischio, direttore europeo della ConIFA, in vista dei prossimi mondiali di calcio delle Nazioni non riconosciute.

Chi è e cosa fa Alberto Rischio tutti i giorni, ci parli un po' di lei...

Dal 1999 mi occupo della gestione del brand EST nel settore chimico per auto per l’azienda SACIR di Milano e in special modo coordino la rete vendita nazionale e internazionale formata da agenti, importatori, e distributori per incentivare la vendita e il fatturato di tali prodotti nelle aree di servizio, ricambi auto e nelle chain store.

Da dove nasce la sua passione per il calcio? Ha una squadra del cuore?

Sin dai primi anni ottanta quando vivevo a Rho, andavo con mio padre a vedere la Rhodense e proprio in quegli anni la squadra ebbe il suo momento d’oro durante il quale riuscì ad arrivare nell’allora C1 con una squadra guidata da Mr. Gattoni. Storica fu la partita con l’Atalanta dove gli orobici uscirono sconfitti dal Cadorna. Poi oltre alla Rhodense ho sempre seguito la Juventus che come dice la canzone Juve storia di un grande amore…

Da dove arriva il suo forte legame con il territorio? Che cosa apprezza di più e quali secondo lei sono i difetti?

Il forte legame verso la “mia” Padania nasce dal fatto che sin da piccolo ho sempre svolto una raccolta documentale sulla storia dei popoli che hanno vissuto nella valle del Pado. E’ proprio seguendo un percorso di questo che tipo diventi consapevole e fiero… se il viceré Eugenio de Beauharnais fosse riuscito nel suo intento di creare il Regno d’Italia ora avremmo una storia diversa dell’attuale Italia, ma sicuramente un peso importante anche a livello europeo della nostra Regio-padana. Cosa apprezzo? Quello di esser stati capaci di creare molto e di esserci fatti conoscere e apprezzare sulla qualità in tutto il mondo. Un difetto di noi padani? Che nel tempo siamo riusciti a mettere al primo posto i soli valori economici piuttosto che un vero rapporto di amicizia o parentela.

Il posto che ha visitato che l'ha colpita di più?

Di viaggi ne ho fatto tantissimi nella mia vita. Sicuramente posso dire il Giappone.

Ci spieghi, cosa è esattamente ConIFA? E quali “federazioni” ne fanno parte?

L’acronimo di Conifa è Confederazione delle libere federazioni calcistiche che non si richiamano alla Fifa. I motivi possono essere tanti: identitari, promozione turistica dei territori, diversificazione di canale per gli operatori se oberato nel canale tradizionale. Conifa nasce nel 2013 sull’Isola di Man e precisamente nella città di Douglas, dove alcune federazioni (orfane dell’Org.ne delle Nuove Federazioni) si riunirono per far ripartire il contenitore della coppa del mondo creato nei primi anni 2000. Vincente fu l’azione di portare in una sola coppa del mondo 12 federazioni con una copertura di tre continenti e di esser riusciti a portare il video delle partite in diretta televisiva via streaming, dove in tutto il mondo chiunque poteva vedere i propri beniamini giocare. Le federazioni iscritte sono quasi 30 e attualmente sono due i continenti scoperti: il Sud America e l’Oceania. 

rischio 2Quali sono le motivazioni che l’hanno portata al vertice di quest’associazione che promuove e organizza un mondiale alternativo o comunque parallelo a quello FIFA? Questo torneo è da considerarsi alternativo o contro la FIFA?

Vorrei ribadire che noi non siamo contro Fifa e il lavoro svolto da Conifa è da considerarsi un’opportunità per il mondo del calcio (e i suoi operatori) che può essere tra la serie B all’Eccellenza. Inoltre due anni fa ho avuto uno scambio con il Presidente della F.I.G.C. Carlo Tavecchio dove gli ho fatto i complimenti per la sua elezione a Presidente e lui mi ha ringraziato con tanto di lettera.

Recentemente la FIFA è stata travolta, ancora una volta negli ultimi anni, da scandali. Cosa ne pensa? E che rapporti ci sono con ConIFA?

Ho letto sui giornali quanto accaduto. Credo che Fifa avrà sicuramente la forza per ripartire e per ristabilire il giusto equilibrio che ci deve essere tra: Nazione, Federazione, Cittadino/Tifoso e credibilità.

Sicuramente l’effetto dei soldi che girano ad alcuni livelli ha modificato il percorso di alcune persone commettendo magari degli errori. L’unica domanda che vorrei fare è questa: senza la situazione che si è venuta a creare i risultati e le premiazioni sarebbero state le stesse?

Pensa che un’iniziativa di questo genere dia voce a minoranze o a idee che altrimenti non avrebbero spazio?

Sicuramente, perché dà la giusta profondità.

Quanto sono importanti questo tipo di eventi per questi territori?

Sono molto importanti e mettono alla prova interi gruppi organizzativi che dovranno lavorare per dare qualità all'evento. Magari in futuro saranno dei dirigenti... Dobbiamo anche ricordarci che siamo nella libera concorrenza e magari un evento Conifa può avere un’incidenza finanziaria minore a confronto di altri eventi . Una buona alternativa per le Istituzioni.

Il 9 gennaio scorso a Bergamo, al teatro Donizetti, si è tenuta l’Assemblea Mondiale ConIFA, dove dirigenti e federazioni provenienti da ogni parte del globo si sono incontrate per discutere sui prossimi progetti sportivi internazionali. Che incontro è stato e cosa avete deciso?

Sì è decisa la lista delle 12 squadre che faranno parte del mondiale abcaso in programma nella città Acvia, la capitale, e precisamente allo stadio Dinamo dal 28 maggio al 6 giugno. Oltre a questo punto si è presentato o il mondiale di beach soccer nella città di Viareggio in Toscana, previsto dal’1 al 5 settembre 2016.

Vorrei ricordare che per la prima volta sono state presenti 18 federazioni “dal vivo”, il movimento sta crescendo e sono notizie che aiutano a crescere.

Il sogno è quello di arrivare a coinvolgere Corsica e Sud Tirolo e poi i “pezzi grossi” come Paesi Baschi, Catalogna, Scozia e Galles?

Sicuramente Corsica, Tirolo, Bretagna, Paesi Baschi e Catalogna sono nel target di Conifa e non nascondo che ci farebbe piacere. Invece Scozia e Galles facendo parte della Fifa non credo in un loro cambio.

I campionati ConIFA hanno fino ad ora si sono concentrati sulle squadre maschili, quando vedremo le donne in campo e magari i tornei giovanili?

Si, è vero sino ad ora sono stati fatti partire campionati maschili ma nel programma ConIFA tornei femminili e giovanili fanno parte. Inoltre ricordo che lo scorso anno, ho proposto di seguire il calcio disabile e il border mondiale ha creato una figura di valore mondiale che attualmente è ricoperta dal Presidente del Torino FD, Claudio Girardi. 

rischio 3In questa edizione la coppa in palio, sarà un Made in Pavia, l'artista che l'ha realizzata è la giovanissima artista pavese Corinna Bortolotto. Quanto è orgoglioso di questa scelta e quanto è importante?

Il lavoro svolto dall'artista Bortolotto è sicuramente un lavoro molto importante dove è riuscita a coniugare: sport, fratellanza e cultura. Lei lo definisce made in Pavia, io tranquillamente lo promuoverei in Made in Padania anche perché oltre al calcio tutte le federazioni devono lavorare sul piano culturale del proprio territorio e giustamente si deve vedere il canale a 360 gradi.

Nel recente passato con la maglia della Padania hanno giocato diversi giocatori importanti di Serie D e Lega Pro, oltre a dei big come Maurizio Ganz, Fabian Valtolina, i fratelli Cossato, Dal Canto. Quali pensate di coinvolgere ora?

Ma so che il CT Arturo Merlo ha una bella rosa e il Team Manager Fabio Cerini saprà accontentare le esigenze del CT mediante stage e scelte sull’intero territorio padano.

Credo che oltre al capitano Tignonsini ci siano giocatori come Prandelli, Rota, Valente, Ferri, Dall’Omo, Pizzolla, Camussi e tanti altri che hanno vinto un europeo Conifa a Debrecen lo scorso giugno in Ungheria, quindi hanno la piena titolarità di far parte della spedizione Abcasia 2016. Rimane il fatto che sarà il Presidente Volpini assieme allo staff tecnico a decidere chi potrà partire.

Però un pensiero su un attaccante l’ho… E’ il veneziano Riccardo Bocalon in forza all’Alessandria e che quest’anno sta facendo un’ottima annata soprattutto in Coppa Italia. Chissà se il CT Merlo ci ha già pensato…

Possibilità di vittoria e gli avversari più temibili?

La possibilità di vincere per la Padania c’è, ma quest’anno vedo bene il Kurdistan, l’Aramea, l’Armenia dell’Ovest e l’Abcasia stessa che vorrà fare bella figura davanti al proprio pubblico.

Ultima domanda ma l'Abcasia dov’è?

L’Abcasia è una bella regione sul Mar Nero e dista a pochi chilometri dalla città russa di Sochi. Vicino alla seconda città abcasa di Gagra ci sono le famose grotte di Krubera, sito di bellezza mondiale.

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