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Il programma di C’e un altra Pavia

  • Paola Montonati

altra 1Sabato mattina, presso il bar Ermi, è stata presentata la lista civica C’e un'altra Pavia, che sosterrà alle elezioni comunali del 25 maggio Massimo Dagrada, il candidato  sindaco di Sinistra Per Pavia, il gruppo che comprende Rifondazione comunista, Sinistra ecologia libertà e Comunisti italiani.

All’inizio dell’incontro Dagrada ha spiegato come mai è stata scelta per la presentazione proprio il bar Ermi; infatti il locale da alcuni anni  ha vietato il gioco d’azzardo con le slot-machine e per questo è uno dei simboli del movimento che combatte questo vizio, movimento di cui fa parte anche il candidato sindaco, che con la sua coalizione lo ha reso uno dei punti fondamentali della sua campagna.

In seguito ha preso la parole lo psicologo Paolo Di Biagio, che non solo ha spiegato lo scopo e la motivazione di C’e un’altra Pavia, ma ha specificato che la loro non è una lista civetta ed è composta da un gruppo di persone che sta lottando contro quei problemi che da alcuni anni stanno affliggendo Pavia, come il degrado ambientale fino ad arrivare all’evidente rischio di una infiltrazione della mafia nelle attuali cariche cittadine.

Dopo di lui ha parlato l’insegnante Raffaella Imperatrice, che basandosi sul motto dei promotori della lista “Vogliamo essere esempio di proattività e creatività nella nostra città” ha raccontato le principali tematiche su cui verterà la campagna della lista, come la cultura e lo sport.

altra 2Ma oltre a tutto questo, C’e un’altra Pavia si occuperà anche della solidarietà sociale, di cui alla fine dell’incontro hanno parlato Stephanie Williams, una delle lavoratrici nel settore della formazione e figlia della fondatrice del gruppo “Ci siamo anche noi” e lo scrittore, attivo anche come musicista, Claudio Lazzaro, che hanno specificato il bisogno di sensibilizzare i cittadini pavesi sui problemi che riguardano i disabili e altre  tematiche attuali tra cui la violenza sulle donne.

Altre proposte della lista riguardano la valorizzare le aree di Pavia dismesse, l’utilizzo dei terreni comunali incolti, i problemi delle coorti cittadine e il miglioramento delle collaborazioni con i gruppi presenti  nel volontariato, che sono molto attivi sia a Pavia che nella provincia.

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