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I Depeche Mode approdano al cinema

  • Paola Montonati

51899445 2297863757093698 1158046873764757504 nL’ultimo trionfale tour dei Depeche Mode diventerà un film-documentario dal titolo Spirits In The Forest che sarà proiettato nei cinema di tutto il mondo.

Al momento non c’è ancora una data ufficiale di uscita anche se voci segnalano come probabili quelle del 23 e 24 novembre, tutte le informazioni saranno pubblicate nei prossimi giorni sul sito ufficiale della pellicola.

Il film – diretto dal regista olandese Anton Corbijn, storico regista dei videoclip dei Depeche Mode, oltre che autore di lavori con Coldplay, Nirvana, Metallica, Nick Cave e U2 – non solo ripercorrerà l’ultima data del Global Spirit Tour, andata in scena il 25 giugno 2018 al Waldbühne di Berlino ma racconterà la storia personale di sei fan presenti quella sera all’evento.

Al centro del film – ovviamente – lo show portato in tour dalla band di Dave Gahan tra la primavera del 2017 e l’estate del 2018, che ha fatto registrare oltre tre milioni gli spettatori totali.

Per la band di Basilidon, contea dell'Essex a circa 40 km da Londra, si tratta di un altra tappa importante, in una carriera che nel 2020, segnerà i quart'anni esatti dal suo via.

Partiti come band di new wave, pionieri dell'electro-pop, influenzati da David Bowie e dai tedeschi Kraftwerk, centrano subito un successo planetario con Just Can't Get Enough nel 1981, hanno attraversato poi tutti gli anni 80 sfornando puntualmente delle hit mondiali e ballatissimi.

Con l'album Black Celebration (1985) e soprattutto con Music for the masses (1987), la loro carriera prende un'evoluzione, passando da un suono scanzonato, morbido adattissimo anche alle discoteche, con uno suono più particolare, corposo con sfumature e atmosfere dark, cupe, profonde dove si impone sempre di più la voce di Dave Gahan.

Due album considerati trai più influenti degli anni 80, soprattutto Music for the masses, che contiene Never Let Me Down Again, Strangelove e Behind The Wheel.

La svolta definitiva arriva nei primi anni 90, quando il gruppo, si lascia alle spalle l'etichetta di band da electro-pop e dance e propone albume sempre più completi e maturi che uniscono critica e pubblico. Con Violator, Song Of Faith And Devotion, Ultra, Exciter, rendono al meglio proponendo atmosfere più cupe, lente, sfornando sempre hit mondiali, accompagnati in maniera perfetta dai video di Anton Corbijn, memorabile ancora oggi quello di Enjoy the silence, virando poi verso suoni più blues e soul con gli ultimi lavori Delta Machine (2013) e Spirit (2017).

I Depeche Mode hanno da sempre un legame particolare con Milano, dove tra il 1989 e il 1990 hanno registrato gran parte di Violator,  ai Logic Studios di Via Quintiliano 40, in zona Mecenate.

Qui è nata una delle canzoni storiche dei Depeche Mode, come  Personal Jesus. E lo stadio di San Siro, è da sempre uno dei preferiti per i concerti della band.

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