Due condanne per la truffa dei diamanti
Sabato pomeriggio, presso il tribunale di Pavia, sono state pronunciate le prime condanne per la truffa dei diamanti, che negli ultimi anni ha visto una banda di truffatori ben organizzata compiere una serie di furti clamorosi in tutta la provincia pavese.
Nel corso dell’udienza preliminare, celebrata secondo il rito abbreviato, sono stati condannati, con l’accusa di truffa, Massimiliano Billleci, 42 anni, e Nicolò Mazzucco, 53 anni, che dovranno scontare circa otto mesi di prigione presso le carceri di Pavia.
La ricostruzione della procura, con la collaborazione della sostituta procuratore Giulia Pezzino, che era presente in aula durante la condanna, ha permesso di identificare i due come membri di una banda che, spacciando pezzi di vetro per diamanti d’inestimabile valore, ha messo a segno numerose truffe nel centro storico di Pavia, con vittime scelte spesso tra gli anziani.
Insieme ai due erano stati arrestati e denunciati anche due criminali, provenienti da Palermo, ma il procedimento a loro carico ha seguito strade molto diverse.
La fine della banda dei diamanti era cominciata nel 2011, quando due dei componenti fermarono nella centralissima via Parodi un pensionato con la scusa di proporgli la vendita di una partita di diamanti a un prezzo di favore.
Ma due passanti, che avevano sentito la conversazione, realizzando che quei preziosi erano in realtà dei pezzi di vetro senza alcun valore, decisero di chiamare subito la polizia, avvertendo che probabilmente era in corso una truffa.
All’arrivo degli agenti, i due criminali avevano tentato di fuggire in direzioni diverse, ma intercettati a un centinaio di metri da via Parodi, erano stati arrestati e condotti in questura per rispondere del reato di raggiro, mentre la vittima della truffa, forse spaventata da quello che era successo, si allontanava senza riferire nulla ai poliziotti.
Dopo aver appreso che negli ultimi mesi si erano verificate truffe molto simili in tutto il centro storico di Pavia, la polizia riuscì a scoprire che gli indagati avevano agito con altri complici e, grazie alla testimonianza di un altro anziano coinvolto nella vicenda, per i due è scattata l’accusa di truffa, cui è seguita nel corso degli ultimi mesi, il processo, dove i ladri sono stati difesi dall’avvocato di Pavia Ana Maria Mendez.