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Divisioni sul 25 aprile nella piazza di Pavia

  • Paola Montonati

25 aprile 1Come ogni anno, sono scoppiati i contrasti tra l’Anpi e la giunta comunale sulla scelta dell’oratore che, venerdì 25 aprile, pronuncerà il discorso presso piazza della Vittoria in ricordo della Resistenza.

Dopo un storico, un ragazzo, un parroco e nel 2013 uno dell’Anpi, si sapeva che nel 2014 sarebbe stato un militare a tenere l’orazione a Pavia per il 25 aprile.

Alla fine la giunta ha scelto il generale Carlo Maria Magnani, presidente nazionale del’istituto del Nastro azzurro, dedicato ai decorati con la medaglia al valore militare, grazie anche al sostegno di Raffaele Babuscio, presidente provinciale del Nastro azzurro.

Ma molte delle Anpi locali si sono dissociate dalla scelta del Comune, in quanto nel 2011 lo stesso Magnani aveva espresso sul periodico del Nastro azzurro posizioni favorevoli alla repubblica di Salò, per poi in seguito polemizzare su argomenti ancora attuali, come il caso dei marò in India e la Tav.

Inizialmente la polemica era limitata alle pagine Facebook delle Anpi, ma poi è sfociata con varie prese di distanza e lettere infuocate all’Assoarma.

Solo martedì si deciderà se per il 25 aprile la piazza vedrà due oratori anziché uno solo.

25 aprile 2“Gli iscritti alla sezione Onorina Pesce Brambilla stanno esprimendo il loro sdegno per la scelta del Comune” ha spiegato la sezione Anpi di Pavia centro, che parteciperà all’incontro “Improponibile condividere la piazza con un esponente delle forze militari che esprima comprensione per la repubblica di Salò, offendendo la stessa memoria di quanti, anche tra le forze militari, ufficiali o soldati, all’Otto settembre scelsero di combattere per la libertà, e che come a Cefalonia, sacrificarono la vita nella lotta contro l’invasore tedesco. La sezione Onorina Pesce Brambilla giudica la scelta dell’amministrazione quanto meno infelice e inopportuna”

Anche dal partito comunista dei lavoratori e da Rifondazione sono arrivati forti prese di distanza per questa decisione, tanto che l’Anpi del Borgo Ticino ha chiesto agli antifascisti di riunirsi domani mattina verso le 10 presso piazzale Ghinaglia per decidere il da farsi in vista della manifestazione del 25 aprile.

“Stiamo verificando quello che alcuni iscritti ci hanno fatto pervenire” racconta Tullio Montagna, presidente dell’Anpi provinciale “L’Anpi riconosce che la Resistenza è stata un fenomeno con tante componenti tra cui anche i militari che hanno deciso di schierarsi contro il nazifascismo. Giusto ringraziare e ascoltare anche loro. Io avevo proposto il presidente lombardo dei famigliari della Divisione Acqui massacrata a Cefalonia dai nazisti, la scelta è caduta su Magnani, presidente dell’Istituto del Nastro azzurro con cui sediamo a diversi tavoli come Anpi. Verificheremo quanto ci è stato segnalato, e se il caso prenderemo una posizione critica. Non contro l’esercito, che è una istituzione repubblicana che rispettiamo, quanto contro quelle posizioni e comportamenti contrari allo statuto Anpi che, tuttavia, non bolla di fascismo chi è a favore del Tav”

A tentare di chiarire la situazione ci prova lo stesso Babuscio,  che dice “Ho proposto non il generale, ma il presidente nazionale dell’Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti e decorati al valor militare perché il comitato civico ha deciso di affidare l’orazione a un militare. Il presidente nazionale è uno studioso, terrà questa orazione per valorizzare il contributo della Difesa nella guerra di Liberazione. Chi contesta alcune sue prese di posizione comparse su una rivista abbia il buon senso di chiedere spiegazioni sulla rivista su cui sono state pubblicate.”

 

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