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Allarme rientrato alla raffineria di Sannazzaro

  • Paola Montonati

sannazzaro incendio 1Eni ha diramato un comunicato stampa per annunciare la fine del cessato allarme per l'impianto di Sannazzaro de' Burgundi, in provincia di Pavia, una delle raffinerie italiane più grandi, precisando che non ci sono segnali d’inquinamento dell'aria dopo il drammatico rogo divampato nel pomeriggio di giovedì, poi domato nella serata. 

Il gruppo petrolifero ha detto che “tutto il personale diretto e indiretto sta entrando nella Raffineria per le quotidiane attività. La società prende atto che dai primi rilievi compiuti dalle autorità locali competenti non risultano nell'aria particolari concentrazioni di sostanze inquinanti. Le cause dell'incendio sono in corso di accertamento” mentre gli organismi locali competenti dichiarano che non ci sono nell’atmosfera del paese concentrazioni significative di agenti inquinanti.

Dopo la notizia del rogo, a Sannazzaro e nei paesi limitrofi c’è stata una forte ondata di panico, che ha portato a un immediato allarme ambientale, seguito da un lungo e costante monitoraggio da parte di tecnici, enti locali e responsabili della pubblica sicurezza. 

Dalla raffineria si è innalzata una colonna di fumo nero visibile persino a decine di chilometri di distanza, anche nei dintorni di Voghera, al punto che il Comune aveva chiesto alla popolazione di Sannazzaro di rimanere in casa fino alla fine dell’emergenza.

Fortunatamente non ci sono stati feriti, anzi solo un operaio, mentre stava fuggendo, è caduto procurandosi lesioni lievi a un ginocchio. 

Anche la Prefettura di Alessandria ha dichiarato terminato il preallarme per i territori di Novi Ligure, Arquata Scrivia e Piovera, dopo che le prime analisi, con sonde da campo del gruppo Arpa, non hanno trovato delle concentrazioni particolari d’inquinanti, come pure a Tortona, Pozzolo Formigaro e Castelnuovo Scrivia.

Il governatore della Lombardia, Roberto Maroni ha detto che “Le competenti strutture della Regione si sono subito attivate ed io sono personalmente in contatto con le autorità per monitorare costantemente la situazione”.

Nel luglio scorso c’era stato un altro incidente nella raffineria Eni di Sannazzaro, quando nell'impianto di reforming si era verificata una perdita nella zona del treno di scambio, provocando un innesco che aveva portato al ferimento di un operaio, poi soccorso dalla squadra di pronto intervento della Raffineria e condotto all'ospedale Niguarda per le cure del caso e anche allora l’Eni aveva detto che non c’erano stati “'stati impatti nocivi per l'ambiente e per le persone”. 

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