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Edoardo Bassini pavese, medico e senatore

  • Paola Montonati

 

bassini 1Una personalità veramente spiccata, che nonostante visse in un’epoca ancora travagliata dalle guerre, a cui tra l’altro partecipò attivamente, seppe tracciare alcune linee guida nel campo della chirurgia che segnarono una svolta importante negli interventi di alcune patologie, soprattutto quella riguardante l’ernia inguinale.

Figlio unico di una famiglia milanese trapiantata a Pavia, Edoardo Bassini vi nacque il 14 aprile del 1844.

Dopo aver trascorso un’ infanzia e un’adolescenza serena, tra  i giochi con i suoi coetanei e gli studi,  il giovane Edoardo si iscrisse alla facoltà di Medicina dell’Università di Pavia, dove in poco tempo divenne l’allievo prediletto di Luigi Porta, uno dei più grandi chirurghi del secondo Ottocento.

Nel 1860, avendo appreso che Garibaldi stava per cercare di  liberare il Sud Italia, Bassini decise di seguire lo zio Angelo e si unì ai volontari garibaldini.

Successivamente  avrebbe combattuto nel 1866 nella Val Camonica e un anno dopo alle porte di Mentana, come parte del gruppo comandato dai fratelli Cairoli.

Nello scontro Edoardo venne ferito gravemente, ma grazie alla sollecite cure del suo maestro Porta riuscì a salvarsi.

Tornato a Pavia, Bassini conseguì la laurea in medicina e presto ebbe la possibilità di  insegnare nella cattedra che per anni era stata tenuta dal professor Porta, oltre a seguire alcuni corsi di perfezionamento a Londra e in famose cliniche europee. 

Nel 1875, dopo la morte di Porta, Edoardo ricevette l’incarico di insegnare clinica chirurgica alla facoltà medica dell’Università di Parma.

Da allora il giovane dottore non si fermò più; prima divenne un chirurgo primario a La Spezia, poi nel 1882 salì alla cattedra di patologia chirurgica a Padova ed infine, dal 1888 fino alla sua morte, insegnò la clinica chirurgica.

bassini 2Ciò per cui il nome di Edoardo Bassini rimarrà sempre negli annali della medicina moderna è il rivoluzionario metodo operatorio dedicato all’ernia inguinale, che permette una accurata ricostruzione e rafforzamento, tramite una sutura a più strati, delle diverse parti di cui è composto questo delicato organo.

La prima prova pubblica di questo metodo venne applicata dal Bassini su  un paziente il 24 dicembre del 1884 all’ospedale maggiore di Padova per poi essere approvato all’unanimità durante un congresso della società italiana di chirurgia nel 1887. segnando una svolta in  tutte le cure chirurgiche legate all’ernia.  

Negli ultimi anni della sua vita Edoardo, che nel frattempo era stato nominato senatore del Regno, donò gran parte dei suoi beni, tra cui una villa a Vigasio, a quei reduci della prima guerra mondiale che erano stati colpiti dalla tubercolosi.

Malato da tempo, Edoardo Bassini morì nella sua casa di Vigasio il 20 luglio del 1924 e venne sepolto nel cimitero di Pavia. 

 

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