Tutti contro la Broni – Mortara
Un’autostrada che taglierebbe la Provincia, forse senza dare reali vantaggi, ma togliendo al territorio la sua identità e stravolgendo il paesaggio tipico della collina/pianura.
Dopo che ben 11 comuni (Alagna, Cava Manara, Pinarolo Po, Robecco Pavese, San Martino Siccomario, Sommo, Langosco, Sant’Angelo Lomellina, Ceretto di Lomellina, Castelnovetto, Cozzo) e varie associazioni locali si sono espresse contro il progetto dell’autostrada Broni – Mortara, adesso si sono aggiunte altre adesioni tra associazioni, enti ed amministratori, che hanno firmato un documento che li vede uniti non solo su un no deciso alla nuova autostrada, ma anche un si a uno sviluppo sostenibile del territorio provinciale, poiché “l'autostrada non può trovare posto”.
“Questo documento che interessa tutta la provincia è già stato sottoscritto da diversi sindaci e da oltre trenta associazioni e comitati operanti sul territorio, che si sono fatti carico dell'organizzazione dell'iniziativa” dice Nicola Ghisiglieri, che fa parte del coordinamento dei comitati contro la Broni-Mortara ”. La raccolta delle adesioni continuerà ancora per una quindicina di giorni, per concludersi poi con l'invio alla Regione Lombardia del documento teso a dimostrare come una buona parte del territorio sia per uno sviluppo che ne confermi le vocazioni economiche tradizionali come agricoltura, meccanica evoluta, cultura, sanità, turismo, e ne valorizzi il patrimonio culturale, paesaggistico ed ambientale, inteso anche come risorsa economica inscindibile dalla qualità delle altre attività”
Inoltre si chiede un piano di riqualificazione e messe in sicurezza di quello che esiste già, come la viabilità principale “evitando un'autostrada che in realtà ha deviato 10 anni di programmazione causando danni e ritardi enormi”.
“In questo progetto non può trovare posto un intervento come quello dell’autostrada che, nata per obiettivi sovra regionali, non risolve i problemi locali, ma penalizza pesantemente il nostro territorio e le sue potenzialità reali rispetto agli obiettivi che ci proponiamo” dice il documento ”Chiediamo quindi alla Regione Lombardia di riconsiderare le proprie decisioni, scegliendo di non realizzare l’autostrada e condividere invece con il territorio, in particolare in previsione di Expo 2015 “un progetto di sviluppo. Al Ministero dell’Ambiente di considerare la particolare realtà pavese nell’istruttoria della valutazione d’impatto ambientale”
Tra gli altri hanno firmato Coldiretti, Confagricoltura e Cia Pavia, oltre ai sindaci di Casei Gerola, Borgarello, Zeccone, Castelnovetto, Pinarolo Po, Travacò Siccomario, Monticelli Pavese, Badia Pavese, Santa Cristina e Bissone, Gerenzago, Miradolo Terme, Spessa, Portalbera, San Cipriano Po, Inverno e Monteleone, Tromello, Zavattarello, Verretto, Stradella, Mezzana Rabattone, Lungavilla, Linarolo, San Martino Siccomario, Valverde e Mario Fugazza, assessore del Comune di Broni.