Skip to main content

Test Covid-19 Diasorin - Policlinico San Matteo di Pavia, il Consiglio di Stato sospende sentenza Tar

  • Paola Montonati

Ivariant med 1200x630 obj20727178 690x362l consiglio di Stato, accogliendo il ricorso del Policlinico San Matteo di Pavia e di Diasorin, ha sospeso gli effetti della sentenza con cui il Tar della Lombardia lo scorso 8 giugno aveva azzerato l'accordo tra la multinazionale e lo stesso San Matteo sui test sierologici per la ricerca nel sangue degli anticorpi dopo una infezione da Covid-19. 

I magistrati di Palazzo Spada hanno anche sospeso la decisione del Tribunale Amministrativo lombardo di trasmettere gli atti alla Corte dei Conti.

Il Consiglio di Stato ha ritenuto infatti che le questioni sollevate con i ricorsi contro la sentenza del Tar meritino adeguato approfondimento in sede di merito, con particolare riguardo sia alla difficile coniugabilità del principio di concorrenzialita' e del relativo corollario dell'evidenza pubblica, con le sperimentazioni e le validazioni condotte dall'Ircs su iniziativa del privato, aventi ad oggetto invenzioni suscettibili di tutela brevettuale, sia ai dubbi circa l'esatta qualificazione giuridica dell'accordo intercorso, ricostruito dal Tar quale concessione del compendio aziendale, pur in assenza del requisito di esclusivita' che ordinariamente caratterizza il rapporto concessorio.

Inoltre, si legge ancora nell'ordinanza, il pregiudizio scaturente per la Fondazione San Matteo dall'esecuzione della sentenza, legato all'incertezza circa la perdurante validita' delle linee di ricerca che l'Istituto sta conducendo anche in ambiti attinenti alla diffusione epidemiologica in atto, e' maggiormente rilevante e pregnante sul piano cautelare, rispetto al mero interesse dell'originario ricorrente Technogenetics srl a tutelare porzioni di mercato acquisite nel settore in cui gia' opera con propri strumenti diagnostici brevettati.

Per questo, concludono i giudici di Palazzo Spada, appare utile, in vista della decisione nel merito della complessa controversia, acquisire, per il tramite del ministero dell'Universita e Ricerca scientifica (che ovviamente potrà avvalersi dell'apporto informativo degli Ircs), piu' ampi elementi conoscitivi circa le prassi operative seguite dagli Ircs nell'applicazione dell'articolo 8, comma 5, del dlgs 288/2003, con particolare riferimento alla provenienza (privata/pubblica) della proposta delle linee di ricerca attivate.

"Un'ottima notizia per il San Matteo e per la ricerca pubblica italiana e per la salute dei cittadini" ha commentato così Alessandro Venturi, presidente della Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia. "E' una bella notizia anche per la ricerca pubblica italiana che nella sentenza del Tar trovava un elemento di inciampo non banale".

Ma è una buona notizia anche per "la sperimentazione clinica e la validazione di innovazioni” ha sottolineato il presidente del Policlinico pavese ricordando che "ci sono stati anche appelli del mondo della scienza".

Venturi esprime inoltre "grande orgoglio, perché abbiamo sempre lavorato nel pieno rispetto delle regole - precisa - ma soprattutto nella piena consapevolezza di quello che stavamo facendo".

"Il risultato è oltremodo significativo - aggiunge il presidente della Fondazione Irccs - perché ci permette di andare avanti. Il danno che la sentenza del Tar aveva provocato", spiega infatti Venturi, "era quello di bloccare tutti i progetti di ricerca che avevamo in corso. In una situazione come questa, in cui le linee di ricerca su Covid-19 sono tante, eravamo veramente in stallo. Era ovviamente problematico proseguire sulla strada intrapresa alla luce di quanto accaduto con il Tar, ma questo era un danno non da poco per la salute dei cittadini", tiene a evidenziare Venturi che conclude: "Ci dobbiamo preparare a settembre-ottobre e ai mesi successivi avendo a disposizione armi solide e strumenti efficaci nel Paese".

Pin It