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Padre Costantino: un pavese sbarca in America

  • Paola Montonati

ruggeri 1“The light of the Resurrection in the peripheries of the world” o “Luce di Resurrezione nelle periferie del mondo“ sarà questo il titolo della mostra itinerante per tutti gli Stati Uniti dedicata alle opere del frate pavese Costantino Ruggeri.

Originario di Adro, in provincia di Brescia, padre Costantino da ragazzo era stato uno degli allievi presso l’accademia di Brera del pittore Minguzzi, che immediatamente ne aveva intuite le enormi potenzialità come artista dalla forte sensibilità religiosa.

Sensibilità che sarebbe divenuta evidente nel secondo dopoguerra quando, dopo il suo arrivo nel 1959 presso lo storico monastero pavese di Santa Maria di Canepanova, il giovane sacerdote avrebbe dato inizio a una sfavillante carriera come pittore religioso.

Nel corso della sua lunga attività, durata fino alla sua morte nel 2007, Ruggeri lavorò a più di mille opere tra scultura, pitture e anche vetrate, fino alla progettazione di edifici religiosi.

L’apice del suo lavoro arrivò dopo il Concilio Vaticano II, tanto che il pittore Mario Sironi lo definì “soldato di due milizie: quella della fede e quella dell’arte”.

Nella mostra americana, promossa dall’architetto Luigi Leoni e dalla docente di storia dell’architettura al Politecnico di Milano Maria Antonietta Crippa, saranno esposti tre quadri di padre Ruggeri, con 35 pannelli che ne raccontano la vita e le opere dall’infanzia nella campagna bresciana fino alla morte nella sua Pavia.

La mostra sarà inaugurata venerdì 16 gennaio presso un padiglione della diciottesima strada, nel cuore di New York, per poi iniziare il suo lungo viaggio tra i musei e le università americane, ma la mostra non finirà con il ritorno in Italia.

“Quando farà ritorno in Italia si trasformerà in un evento legato all’Expo di Milano” spiega l’architetto Andrea Vaccari della Fondazione Frate Sole “stiamo valutando la possibilità di esporla in Sant’Ambrogio o al Museo Diocesano”.

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