Mede Gran Croce al dottor Angelo Grassi
Oggi pomeriggio, la sala conferenze di via Dante a Mede è tornata a vivere, per il conferimento della Gran Croce al dottor Angelo Grassi, storico simbolo del mondo dei farmacisti medesi.
La Gran Croce, istituita nel 1981, ed opera del membro del Centro Amisani e orafo medese Luigi Braggion, ha il compito di premiare, ad anni alterni, un uomo e una donna che si sono particolarmente distinti nel corso dell’anno a Mede e nei dintorni.
Tra i premiati ci sono stati Angelo Salone, un ragazzo del 99, che fu il primo a riceverla, e Graziella Orbelli Biscardi, premiata nel 2019.
Nato a Cilavegna il 13 aprile 1930, Grassi, anche ora con la sua aria da distinto signore, da una mano ai medesi da anni con medicine e rimedi, spesso accompagnati da una parola incoraggiante e dal suo sorriso gentile, come faceva da ragazzo, nel suo apprendistato a Vigevano, dopo aver conseguito la laurea in Medicina all’Università di Pavia.
Nel corso della sua lunga vita Grassi ha visto il mondo evolversi, dalla medicina degli anni del dopoguerra, ancora molto legata alla campagna, fino ad oggi, con i rimedi olistici e i farmaci dell’ultima generazione.
Ma lui è sempre stato li, presente e disponibile, con i rimedi preparati seguendo il suo storico quaderno di appunti degli anni Cinquanta, anche durante i mesi della pandemia in Lombardia, dove la gente era a caccia di mascherine, spesso nei posti più impensati.
Con lui oggi ci sono le due figlie, Rosa e Anna, avute da Pasqualina, la ragazza che conobbe nella sua Cilavegna ancora adolescente.
Grassi è anche un valente cacciatore, un appassionato di sci e ha scalato un gran numero di montagne, famose e non.
Alla cerimonia, tra i molti medesi presenti, anche il sindaco Giorgio Guardamagna, Don Cristian Baini, la presidente del Centro Amisani Francesca Baldi, che hanno donato al dottor Angelo un suo ritratto, dipinto da Antonia Cattaneo.
Dopo la premiazione, il dottor Grassi, visibilmente commosso, ha ringraziato e ha invitato i presenti a pregare per Alex Zanardi, in coma da due settimane dopo il drammatico incidente in Toscana.
Un pensiero che fa capire quanto lui sia molto più di un semplice farmacista.
Grazie di cuore, dottor Grassi, simbolo di una Mede che non si ferma!