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Incredibile: i vandali della Torre Civica sono bambini

  • Paola Montonati

bambini torre civicaI responsabili della rottura della vetrata / monumento che ricorda il crollo della Torre Civica di Pavia, avvenuta sabato notte, sono stati due fratellini di 5 e 6 anni, smascherati dalle telecamere controllate dalla polizia pavese.

Oltre ad aver ripreso i due giovani vandali che lanciavano pietre sulla vetrata, infrangendola, le telecamere hanno fatto notare che alcune persone sono passare vicino al monumento, ma alla vista di due bambini che buttano pietre sulla vetrata, non hanno fatto nulla per impedire lo sfregio alla memoria storica della città.

Subito dopo i bambini sono entrati in un’abitazione vicina a piazza Duomo e grazie a questo è stata rintracciata la loro famiglia, che gestisce un locale in centro.

Adesso gli uomini del comandante Flaviano Crocco hanno avvertito i genitori che rischiano una denuncia per l’omessa vigilanza dei figli, oltre a dover rispondere del danno causato al monumento. Danno che sembra essere molto più grave del previsto, dato che la stima iniziale di 6mila euro per la riparazione della vetrata è già salita dopo una serie di perizie più approfondite.

“Ci aspettavamo che si trattasse della bravata di qualche giovane, ma non avremmo mai pensato a due bambini non ancora in età scolare” dice il sindaco di Pavia Massimo Depaoli “Questo fa riflettere tutti. Inutile accanirsi contro bambini così piccoli, su cui invece la famiglia avrebbe dovuto vigilare e colpevolmente non l’ha fatto. M’impegno a parlare io stesso con i genitori per fare capire quanto il gesto sia stato grave e per esigere il completo risarcimento dei danni provocati. È poi veramente incomprensibile come, a fronte di un evento svoltosi intorno alle 20.30 di sabato sera, nessuno dei tanti che evidentemente era presente in piazza Duomo si sia potuto accorgere di nulla e non abbia quindi segnalato l’accaduto. Se il vetro è stato rotto dai bambini, gli adulti non fanno sicuramente una figura migliore nella vicenda”.

E l’assessore Giuliano Ruffinazzi spiega che “La piazza non era deserta. La polizia locale riceve ogni giorno diverse segnalazioni su automobili in divieto di sosta piuttosto che schiamazzi o musica ad alto volume. In questo caso qualcuno avrà pure assistito alla scena ma segnalazioni non ne sono arrivate, quasi come se il bene pubblico non ci riguardasse”.

Mentre sul ruolo delle telecamere nella vicenda l’assessore chiarisce che “Spesso ho sentito dire che le telecamere in centro non servono a nulla. Questa vicenda dimostra esattamente il contrario, anche se il risultato, ottenuto grazie al ruolo attivo della polizia locale, lascia un po’ di amaro in bocca”. 

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