Il Made in Italy alla ricerca urgente di nuove leve
Mancano 50mila giovani da inserire nelle aziende del settore tessile-abbigliamento.
E' un vero e proprio appello lanciato dal Comitato Education di Sistema Moda Italia (SMI), che si è riunito di recente nella sede di Busto Arsizio del Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento (CENTROCOT).
Il settore moda (tessile-abbigliamento-calzature-design-lusso) è uno dei più performanti dell'intero paese, da sempre. Nonostante le crisi più o meno cicliche che colpisco il settore, che negli ultimi anni ha dovuto anche affrontare una concorrenza spietata, spesso con armi spuntante, lacci e lacciuoli, contro i paesi emergenti, che dal canto loro hanno avuto, e hanno protezioni statali ed incentivi.
Dopo i grandi stravolgimenti degli ultimi anni, in particolare dell'ultimo decennio, le aziende e i marchi che sono riusciti a combattere le varie crisi e concorrenze, sono diventati molto performanti, dei veri centri di innovazione. Lo sono al punto che sono alla ricerca continua di nuova forza lavoro: giovani che abbiano nuove competenze tecnologiche con conoscenze approfondite dei materiali, dei processi e dei mercati.
C’è si bisogno soprattutto di tecnici esperti del prodotto e dei processi di lavorazione dell’intera filiera produttiva del tessile-abbigliamento. Ma anche di figure manageriali capaci, che sappiano approfondire i mercati e di affrontarli e con esse le nuove sfide quotidiane che un settore come questo deve affrontare, rinnovandosi ormai ad ogni stagione.
I numeri presentati nei giorni scorsi al Centro Tessile Cotoniero di Busto Arsizio dai membri della commissione Education di Sistema Moda Italia, l’associazione di categoria presieduta dal varesino Marino Vago. Le aziende del cosiddetto Tac (tessile, abbigliamento pelli e calzature) sono alla ricerca di 50mila nuovi dipendenti, da inserire in organico nel prossimo triennio, cioè entro il 2022, per poter portare avanti con successo il Made in Italy, sempre più richiesto sul mercato.
Le cifre corrispondono al numero di pensionamenti che saranno effettuati da qui ai prossimi trentasei mesi. Serve il ricambio generazionale per garantire un futuro al settore, ma anche una richiesta effettiva di nuove leve per affrontare nuove sfide al passo con la tecnologia e l'ambiente, che il futuro impone.
Centro tessile Cotoniero e Sistema Moda Italia, fanno saper che c'è la necessità, quasi impellente di figure professionali tecniche che abbiano conoscenze approfondite dei materiali e dei processi e di tutti gli aspetti connessi alla progettazione e industrializzazione di prodotti coerenti con le richieste di mercato, sempre più orientato all’innovazione sostenibile. Tematiche che, di fatto, rappresentano il core business del centro scientifico, con le attività di laboratorio, certificazione, prova, innovazione, sperimentazione e formazione. E non è certo un caso che proprio nelle aule del centro si svolgano le lezioni del corso Its Textile innovatione & New Materials che Fondazione Its Como propone ai giovani interessati ad acquisire una professionalità tecnica nel settore tessile-moda.
Il corso, giunto alla quarta edizione e della durata di 1.000 ore, è gestito da CENTROCOT in collaborazione con la LIUC-Università Cattaneo di Castellanza (Va). Ateneo al secondo posto tra le università non statali di piccole dimensioni (fino a 5.000 iscritti), dai dati della classifica Censis delle Università italiane (ed. 2019-20).
L’Isis Cipriano Facchinetti di Castellanza (Va), l’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore Giovanni Torno di Castano Primo (Mi) e UNIC-LINEA Pelle, la più importante rassegna internazionale dedicata ai settori pelli, accessori, componenti, sintetico, tessuti e modelli per calzatura, pelletteria, abbigliamento e arredamento.
“La partecipazione al corso è gratuita – fanno presente al CENTROC di Busto Arsizio – in quanto è realizzata nell’ambito delle iniziative promosse da Programma Operativo regionale cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo e risponde a esplicite richieste delle imprese che partecipano al progetto”
Il 70 per cento dei ragazzi che hanno scelto questa strada hanno firmato un contratto di assunzione in aziende del settore.
L’indagine è stata condotta da Sistema Moda Italia presso 500 aziende, in merito ai fabbisogni professionali e alla coerenza degli attuali programmi didattici con i fabbisogni stessi, parla chiaro e sottolinea l’importanza strategica del fattore umano per l’avvenire dell’intero comparto produttivo.
I contenuti specifici dello studio verranno presentati da Confindustria Moda il prossimo 26 settembre all’Istituto Tecnico Caterina da Siena di Milano. Il giorno successivo, nell’ambito della Notte della Moda organizzata dalla Rete TAM, il tema della formazione professionale verrà riproposto.
Mentre dal 28 a 30 novembre, a Verona, avrà luogo la seconda edizione del Mastertech della Moda nell’ambito del progetto Job Orienta.