Con 105 microbirrifici Lombardia prima regione italiana, raccogliendo riconoscimenti per la qualità. Una decina nel pavese
La stagione estiva è il periodo ideale per degustare una buona birra e sperimentare nuovi abbinamenti con il cibo. L’indicazione di Assobirra-Associazione dei birrai e dei maltatori, che complice anche le vacanze, in cui aumentano le occasioni per una birra in compagnia, ha redatto un vademecum per scoprire e apprezzare i vari tipi, sia una Lager, la “bionda” per eccellenza, un prodotto brassicolo di Abbazia oppure una profumata Weizen.
Tra gli accorgimenti per rendere una degustazione perfetta è consigliata prima di tutto la corretta conservazione per preservare intatte le qualità organolettiche, come evitare di esporre la birra a sbalzi di temperatura elevati. In casa andrebbe conservata in posizione verticale, preferibilmente in un luogo fresco, asciutto e in penombra. Tra gli errori da non fare c’è quello di servire la birra ghiacciata. La birra va servita fresca, seguendo la temperatura di servizio indicata in etichetta. Il consumo va fatto con il bicchiere perchè bevendo dalla bottiglia si perde l’80% del gusto. Il bicchiere consigliato è quello di vetro trasparente, perchè consente di apprezzare il colore della birra in tutte le sue sfumature. Prima di versare la birra è consigliabile bagnare il bicchiere con acqua leggermente fredda. Serve a evitare uno shock termico e a non alterare la temperatura della birra. Come ultima raccomandazione, degustarla a grandi sorsi, così da coprire in modo uniforme il palato e attivare tutte le papille gustative.
"Le birre artigianali della Lombardia - ha commentato l'assessore Rolfi - sono tra le migliori d'Italia, come ha confermato anche la giuria internazionale di 'Birra dell'Anno', il concorso organizzato a fine luglio da Unionbirrai a Rimini. Abbiamo ottenuto risultati importanti e, anche nel campo della birra, dobbiamo puntare sempre di più sulla qualità perché competere con la quantità prodotta da Germania, Belgio e Olanda è impensabile, invece possiamo vincere la sfida sui mercati solo se promuoviamo la distintività dei nostri prodotti".
"La Lombardia sta diventando sempre più terra di eccellenze agroalimentari, apprezzate sia in Italia che all'estero. Siamo la prima regione in Italia per numero di birrifici - ha aggiunto l'assessore - eppure la birra, nell'immaginario collettivo, non viene solitamente associata alla nostra regione. È un gap che voglio provare a colmare e, anche grazie al lavoro e al risultato ottenuto da questi produttori, sono convinto che il sistema lombardo potrà raggiungere obiettivi importanti".
In Lombardia sono attualmente presenti, secondo i dati Assobirra 2018, 105 microbirrifici e 42 brew pub. Nel 2018 la superficie investita a luppolo in Lombardia risulta pari a 8,3 ettari, di cui quasi la metà (3,9 ettari), localizzati nella sola provincia di Bergamo.
"L'Italia è il nono produttore europeo, con il 4% del totale continentale, ma solo il 28esimo paese europeo per consumo pro capite, davanti solo a Francia e Turchia. Dobbiamo, anche a livello istituzionale, - ha concluso - sostenere un comparto che, a livello nazionale, dà lavoro a 140 mila persone ed è in crescita".
Sono una decina i microbirrifici che operano sul territorio pavese, una realtà ancora giovane ma che è in forte espansione come tutto il movimento. Creando anche nuovi posti di lavoro e occupazione diretti e nell'indotto, oltre al recupero di vecchie e nuove coltivazioni destinate al luppolo e all'orzo.