Aperta un’inchiesta sull’incendio di Sannazzaro
La magistratura di Pavia ha aperto, come diretta conseguenza dell’incendio di domenica 5 febbraio all'Isola sette della raffineria Eni di Sannazzaro, il secondo in due mesi, un’inchiesta per incendio colposo contro ignoti, che ha già portato al sequestro dell’impianto.
Domenica mattina in Comune era stata riunita l'unità di crisi con la Protezione civile, ma non è iniziata l'emergenza esterna.
Il sindaco aveva avvisato Arpa, disposto pattuglie di carabinieri in zona e al lavoro sulle fiamme erano arrivati i vigili del fuoco interni all'impianto, mentre dal comando vigili del fuoco di Pavia giunse un mezzo per un veloce controllo, arrivato dopo che l’incendio era stato domato.
I tecnici dell’Agenzia sono andati alla raffineria per le attività e le verifiche necessarie per la tutela ambientale e alla fine il Gruppo atmosferica specialistico in contaminazione di Arpa ha collocato, d’accordo con il sindaco, un nuovo campionatore ad alto volume a Galliavola, a ovest dell’impianto, lungo la direzione del vento dominante in quella zona, che si aggiunge a quelli già presenti a Dorno e a Pieve Albignola.
Arpa, dopo aver raccolto i dati dell’aria alle cinque centraline fisse dislocate sul territorio, ha confermato che i picchi di anidride solforosa, unico composto coinvolto dall’incendio di domenica, sono superiori al limite consentito.
L'Isola sette, chiamata Soi ovest, è un impianto di raffinazione del greggio nato negli anni Settanta ed è il cuore della raffineria, il secondo impianto dopo l'Isola 6, costruita negli anni Sessanta.
L'impianto ha lo scopo di raffinare il greggio ed è composto da impianti di distillazione e desolforizzazione.
La stessa Eni ha confermato che l’incendio è nato da un problema all'impianto di desolforizzazione, mentre la colonna di fumo, al contrario di quella del 1 dicembre, non è stata vista da così lontano a causa della nebbia e della pioggerellina, ma a due ore dall'incidente il fumo s’innalzava ancora dal centro dell'impianto.
Non molto lontano dal luogo dell’incendio, all'Isola 6, c’era stato un principio d’incendio simile due anni fa.
Questo è in pochi mesi è il terzo incidente a Sannazzaro, nell’estate 2016, all’inizio di luglio, qualcosa di simile era accaduto all'impianto Est, poi distrutto dall'esplosione del 1 dicembre, e adesso gli abitanti del paese, e non solo, sotto shock, stanno chiedendo informazioni e rassicurazioni.