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6 giugno, buon compleanno a Steve Vai “Guitar-hero”, from Lomellina

  • Paola Montonati

43847822550 8b7302a27d b"La tecnica non è nulla se non senti dentro di te la 'vocina' che t’ispira"

Difficile immaginare la placida Lomellina, con il suo susseguirsi di campi e risaie senza fine, i borghi antichi ma ben tenuti con un ritmo di vita non frenetico, patria di uno dei più influenti chitarristi rock di sempre. Però è proprio così Steven Siro “Steve” Vai, uno dei migliori virtuosi della chitarra, compositore e produttore ha origini lomelline: i suoi nonni erano infatti di Dorno, comune che il 22 luglio 2012, gli ha conferito anche la cittadinanza onoraria. Prima del concerto tenuto a Vigevano, con un altro mostro sacro della chitarra Joe Satriani. Per uno Steve Vai che non ha mai dimenticato le sue origini, venendo in Lomellina già nel lontano 1982, portandosi via un po' di terra. La sua terra.

Istruito da Joe Satriani, allenato e svezzato dal genio di Frank Zappa, trasformato in una star mondiale da David Lee Roth. Steve Vai, è considerato uno dei migliori chitarristi rock in circolazione. Talento puro, genio chitarristico ma senza sregolatezza. Con le sue lunghe dita affusolate riesce a unire una tecnica potente a un caratteristico e personale senso del suono vigoroso e raffinato, penetrante ma mai invadente. Uno dei migliori interpreti della tecnica del tapping. Dai suoi tre Grammy Awards, partnership più disparate (da Frank Zappa, ai Whitesnake, David Lee Rooth, Alcatrazz, PIL, Dream Theatre fino ai G3), circa 18 milioni di copie vendute dei suoi dischi (quelli a suo nome sono otto di studio più altrettanti live), performance offerte a decine di artisti, in sala di registrazione e sul palco. Negli anni 90' è stato uno dei pionieri della chitarra a sette corde, usata dai Korn e da altre band per creare il suono “Nu metal”.

Fa parte dell'elenco dei grandi chitarristi di origine italiana come Frank Zappa, Joe Satriani, John Petrucci, Joe Bonamassa, John Frusciante e Al Di Meola, solo per citarne alcuni. E per non venire meno alle sue origini, anche la moglie è italoamericana, la bassista Pia Maiocco.

Steven Siro “Steve” Vai è nato il 6 giugno 1960, a Carle Place, un sobborgo di North Hempsted, a Long Island nello stato di New York, a un'ora di macchina da Manhattan, ma la sua famiglia come detto ha profonde radici lomelline. I nonni di Steve hanno vissuto a cavallo del XX secolo, fino ai primi decenni del 900 alla cascina Taccona, sulla strada che da Dorno porta a Scaldasole. Erano come tanti in zona braccianti, figli di contadini. Il nonno Siro Vai, di cui il chitarrista porta il nome di battesimo, era nato il 16 ottobre del 1887, proprio a Dorno e aveva abitato in via Lazzaretto. Si era poi sposato con Alessandrina Ernesta Ravetta, della vicina Cascina Taccona, come riportano i registri dell'anagrafe comunale.

La famiglia di Siro Vai in seguito si trasferisce probabilmente a Milano, dove nascono i genitori di Steve, che emigrano poi negli Usa negli anni 60, facendosi raggiungere dal resto della famiglia.

Vai è un cognome tipicamente lombardo, molto diffuso nel Pavese e in particolare in Lomellina. A Dorno vivono ancora diversi parenti del chitarrista. Il secondo nome Siro, è un'altra testimonianza forte e chiarissima delle origini pavesi. Siro è infatti il Santo Patrono di Pavia, è stato il primo vescovo della città e le sue reliquie sono conservate nel duomo. La sua ricorrenza è il 9 dicembre. In Lomellina e in generale nel pavese, da sempre è viva una devozione intensa e particolare. Non molto lontano da Dorno sorge addirittura l'abitato di Borgo San Siro, paesino sulla strada di collegamento tra Vigevano e Garlasco, proprio nell'area golenale del Ticino. Inoltre esiste anche una tradizione dolciaria, con i sansirini. Dolce a base di Pan di Spagna al cacao, leggermente imbevuto di Rhum, farcito con crema di burro alla nocciola e ricoperto da una glassa al cioccolato, decorato con la scritta "San Siro".

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