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Vivere i fiori: Non ti scordar di me La sincerità dell’amore

  • Paola Montonati

non scordar me 1Il non ti scordar di me, dal nome botanico di myosotis, fa parte della famiglia delle boraginaceae, ed è una pianta originaria dell’Europa, dell’Asia Minore, dell’Asia centrale e dell’Africa nord occidentale.

Il suo nome deriva dal greco e ha il significato di orecchio di topo, forse nato  dalla forma e dalla superficie morbida come il velluto delle sue piccole foglie che ricordano le orecchie dei topolini di campagna.

E’ una pianta adatta alle zone boschive o paludose, che fiorisce in un periodo compreso tra maggio e luglio.

Distinguere le varie qualità non è molto semplice poiché tutte le specie sono molto simili tra loro, hanno tutte un portamento compatto e ben ramificato, la loro altezza varia da 15 ai 25 cm, le foglie sono sempre piccole e ricoperte da una sottile peluria.

Le specie più diffuse sono la Blauer Korb, con fiori di grandi dimensioni di colore azzurro molto intenso, che raggiunge i 25 cm, la Indigo e la Blauer Strauss, con fiori di colore blu, che raggiungono un’altezza di 30 cm e la Blauer Ball, dal fiore azzurro brillante, che raggiunge un’altezza di 15 cm ed è nota per il portamento tondeggiante.

Per gli antichi il non ti scordar di me era un’erba sacra e, come molte altre piante era ritenuto un rimedio valido contro moltissime malattie.

Il suo nome del fiore, cioè il non ti scordar di me, deriva da  un’antica leggenda medievale di origine austriaca, in cui due giovani innamorati, mentre passeggiavano lungo il Danubio raccoglievano durante il loro cammino dei myosotis.

Ma a un certo punto del loro percorso il ragazzo cadde nel fiume e  mentre veniva trascinato via dalla corrente gridò alla sua amata: “Non ti scordare di me!” e le lanciò il mazzolino dei fiori che avevano raccolto poco prima.

La sciagura dei due ragazzi in poco tempo fece il giro dell’Europa e diede ai myosotis il nome di non ti scordar di me, che nel linguaggio dei fiori sono diventati il simbolo dell’amore eterno e sincero.

Infatti in Germania, nel XV secolo, le donne mettevano sulle loro vesti un fiore di myosotis per segno di fedeltà, mentre donarne uno al proprio amato indicava di non dimenticarlo mai.

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